Tre cose mi colpiscono… mi fanno riflettere meditando il vangelo di oggi:
la creatività e determinazione dei “barellieri”; l’importanza del perdono dei peccati e la delicatezza del paralizzato guarito.
1- L’amore è coraggioso e creativo. Gli amici del paralizzato fanno di tutto per amore dell’amico malato. Non si fermano davanti alla difficoltà. Sanno cosa è bene fare e fanno di tutto per farlo. Sanno cosa è prioritario.
2- Nella vita diamo importanza a tante cose belle, sane e giuste… il riposo, lo sport, lo svago, l’arte, la salute… il vangelo di oggi ci chiede di riflette sulla nostra salute spirituale. Che spazio e tempo diamo alla nostra formazione spirituale… alla relazione con la Parola… che tempo dedichiamo all’esperienza della grazia sacramentale? Come ci prepariamo alla celebrazione della messa? Che priorità diamo alla celebrazione della riconciliazione. A proposito di quest’ultimo sacramento, spesso rimandiamo… ci affidiamo al fatto che Dio è misericordioso… che non abbiamo ucciso nessuno… o che vogliamo confessarci con quel prete tanto bravo… perdendo di vista che il sacramento è un’esperienza di grazia e non una lavatrice della coscienza, è l’incontro con Cristo e non un’esperienza di benessere psicologico…
3- Il paralitico guarito se ne va facendo due atti molto belli, importanti e delicati: si porta dietro il lettuccio e glorifica Dio. Il lettuccio gli servirà per ricordarsi da che vita proveniva… il ringraziamento a Dio è la dimostrazione che ha compreso che Dio non guarda al passato ma pensa al tuo futuro.
Dio ci incontra nel nostro peccato per farlo diventare il nostro passato e aiutarci a guardare il nostro futuro con occhi nuovi!
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AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK
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