Andiamo al tema centrale del vangelo di oggi: desiderio di essere visti, essere ammirati dalla gente, essere visibili, costruirsi una immagine, superbia… vanagloria.
Non ci sono molte altre interpretazioni… Gesù mette in guardia chi lo segue, e in primis i suoi discepoli, su quelle che sono le più grandi tentazioni dell’uomo.
Sia chiaro, a tutti piace essere visti, essere riconosciuti e questo desiderio è più che sano… sta alla base dell’amore. Il problema è, ancora una volta, che ciò che è importante è essere visti per quello che si è veramente e non per quello che si vuole mostrare e dimostrare. Il problema nasce, quindi, quando il desiderio di essere visti mi porta a nascondere parti di me e caricare e falsificare altre parti. Insomma, una cosa è farmi vedere per quello che sono… un’altra è vendermi per quello che non sono!
Peggio, e purtroppo molto frequente, quando per farmi vedere da alcuni, io stesso non vedo altri!
Ma ciò che colpisce ancora di più è che questo discorso Gesù lo fa ai discepoli prendendo come contro esempio gli esperti della fede di quei tempi: scribi e farisei!
Il grande rischio, infatti è vivere i nostri cammini di fede con le stesse dinamiche del mondo: più cammino… più faccio… più sono importante.
Nella chiesa, invece, più cammino… più comprendo che devo amare, perdonare e servire. Il cammino di fede non è questione di conoscenza ma di servizio.
In sintesi: se ciò che vengo a fare in chiesa, nel mio cammino di fede, non mi porta ad essere più paziente, tollerante, misericordioso con gli altri… non è servito a nulla.
Crescere nella fede non è salire gradini dai quali vedere gli altri dall’alto in basso… ma, al contrario, abbassarsi per lavargli i piedi!
Vuoi sapere se sei cresciuto nella fede in quest’ultimo anno? Lo capisci se è aumentata la tua pazienza e la tua capacità di perdono… più crescono queste cose… più diminuisce la tua tendenza a giudicare!
AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK
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