Un grande contrasto. Da una parte sette personaggi importanti, riconosciuti da tutti… potenti… benestanti, dall’altra parte Giovanni, uno sconosciuto, un predicatore… uno un po’ strano… che non viveva nei palazzoni, ma nel deserto… che non vestiva con vesti ricche, ma molto semplice… molto umile… essenziale!
È un contrasto molto importante che ci deve fare riflettere… perché oggi ci viene detto chiaramente che “la parola di Dio venne su Giovanni” e non sui potenti… sui dotti… e neanche su chi pensava di essere esperto delle cose di Dio.
Il contrasto ci serve per comprendere qual è lo stile di Dio.
Non si fa influenzare dalle apparenze… non sceglie quelli che il mondo definirebbe migliori… sceglie secondi criteri che non conosciamo… che potremmo anche non condividere… criteri spesso lontani, molto lontani, da quelli nostri.
Ecco, forse il vangelo di oggi ci aiuta a ricordarci che Dio, spesso, non lo si può comprendere, ma solo ascoltare… non lo si può conoscere, ma solo accogliere…
È un vangelo che ci ricorda che tutti possono essere strumenti di Dio… perché Dio si serve di tutti. Ciò che conta non è la forza… la cultura… la conoscenza… ma l’umiltà e la semplicità. E umile e semplice può esserlo l’ignorante ma anche il colto e il potente… perché l’umiltà e la semplicità sono questione di cuore e non di mente.
Per ascoltare Dio ci vuole solo umiltà… tutto il resto può solo essere rumore… interferenza… disturbo!
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AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK
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