Le parole di Giuda mi fanno pensare che spesso siamo abituati a dare un prezzo, una stima, un valore alle situazioni e soprattutto alle persone. Insomma, decidiamo quanto vale una persona… quanto può essermi utile… o, peggio, quanto e se può migliorarmi… o se può sminuire e svalutare la mia immagine.
Dovremmo imparare ad accogliere l’altro come un dono, senza pesarlo, senza misurarlo… senza necessariamente considerarlo migliore o peggiore di me… ma semplicemente diverso da me. E sarà la mia relazione con lui, cioè, sarò io con lui, insieme a lui a fare la differenza… a crescere… a migliorarmi e migliorarlo.
Il resto della pagina del vangelo di oggi, invece, mi fa venire in mente che le cose importanti vanno preparate, vanno curate… non si possono vivere a caso o “così come viene”.
C’è una cura dei dettagli che non è maniacale ma attenzione e amore. Non si può trattare alla stessa maniera un’andata al cinema o la partecipazione alla messa… non si può mettere sullo stesso l’uso del cellulare o un momento di preghiera personale…
Le cose di Dio vanno preparate con cura… le relazioni vanno vissute con cura.
AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK
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