Breve vangelo che ci ricorda in questo tempo appena iniziato l’importanza del digiuno… ma anche di tutte quelle pratiche ascetiche che richiedono cioè uno sforzo e un impegno, tanto usate nel cammino di fede.
Gesù, intanto, come abbiamo letto nel vangelo del Mercoledì delle Ceneri, ci ricorda che il digiuno non va ostentato. Oggi, invece, ci ricorda che il digiuno, e tutti i gesti, azioni e riti della Chiesa, devono essere vissuti attribuendo loro un senso… un valore nella relazione con Lui. Altrimenti il rischio è quello di fare pratiche sterili, meccaniche e senza senso.
E sembra proprio legare il digiuno ad una mancanza… un desiderio. I discepoli digiuneranno quando sentiranno la mancanza e il desiderio di Gesù.
Questa prospettiva non è da sottovalutare! Il digiuno cristiano, infatti, ha anche un duplice valore: sociale e spirituale.
Sociale perché il digiuno va legato alla carità: mi privo di qualcosa per darlo a chi ne ha più bisogno.
Spirituale: mi metto in una condizione “sfavorevole”, precaria, per comprendere che l’essenziale è Lui!
Proviamo in questo tempo di quaresima a “digiunare”, a privarci di qualcosa per aiutare gli altri e per pregare di più, per fare memoria, come discepoli, di ciò che è davvero importante nella nostra vita!
Al centro Dio! Tutto il resto è periferia!
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AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK
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