La liturgia di oggi ci ricorda, come ogni anno, attraverso la figura di Giovanni Battista il dovere di conversione: noi, come cristiani e discepoli del Signore, siamo chiamati continuamente e costantemente a convertirci!
Attenzione, però. La conversione non è da intendere come il passaggio da una condizione di non fede ad una di fede. La conversione è un processo da vivere sempre… potremmo considerarla come il continuo avvicinamento della nostra mente, del nostro cuore e della nostra vita allo stile di Gesù.
E per facilitare questa conversione Giovanni ci consegna un segreto: il regno dei cieli è vicino… che non significa che presto moriremo…
Il Regno dei cieli, infatti, è quello stile di vita di chi ha come unico punto di riferimento il Signore. Se Gesù è il nostro punto di riferimento, come viviamo le nostre relazioni… come affrontiamo la nostra quotidianità… le difficoltà che incontriamo? Ecco la conversione… eccoci la domanda fondamentale…
Come posso vivere la mia vita da convertito? Le mie relazioni sapendo che non tutto dipende da me… avendo uno sguardo altro e più Alto? Come vivere questo o quella difficoltà sapendo che anche in questa c’è Dio che mi parla?
Insomma, si tratta di vivere sapendo che nella mia vita non solo c’è Dio, ma anche si relaziona con me. E questo fa la differenza!
Non si tratta di fare cose… opere buone… evitare il peccato… no! e neanche di sapere che esiste Dio!
Si tratta di vivere mettendo la relazione e la comunicazione con Dio al centro.
Una cosa è vivere dovendo fare di testa mia e confidando sulle mie capacità e
sulle mie forze… un’altra è vivere confrontandomi costantemente con Lui. Davvero cambia tutto!
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AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK
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