Don Antonio Mancuso – Commento al Vangelo del 4 Febbraio 2020

Gesù, nel vangelo di oggi, manifesta la sua potenza nei confronti di una ragazzina e di una donna.
Si tratta di una guarigione e di una risurrezione.

Mi colpisce molto che in entrambi i casi vanno da Gesù troppo tardi…
La donna prima di ricorrere a Gesù non solo fa passare 12 anni… ma aveva speso tanti suoi averi…
Il papà della ragazzina, invece, ricorre a Gesù quando ormai è moribonda e mentre Gesù va, la ragazzina muore.

Attenzione a non fraintendere il messaggio del vangelo: non si tratta di non andare dai medici per andare da Gesù.
Non dobbiamo intendere le malattie che ci sono nei vangeli sempre come malattie fisiche…

Ci sono situazioni che dipendono solamente dal rapporto con Lui.
Ci sono difficoltà che sono solamente spirituali e non mi riferisco necessariamente a situazioni diaboliche ma a situazioni che si vengono a creare nella tua vita perché ti cerchi punti di riferimento, modelli, esempi che non fanno altro che farti sprofondare!

Se metti al primo posto il rapporto con il Signore comprenderai sempre di più come vivere bene… come non farti del male con la tua affettività… come gestire il tuo bisogno di primeggiare… come convivere e superare i tuoi traumi… le tue fragilità… e soprattutto dove si trova la tua vera felicità!

Fonte


Fanciulla, io ti dico, àlzati!
Dal Vangelo secondo Marco Mc 5, 21-43 In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male. E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male». Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare. Parola del Signore

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