Ne sentì compassione. Gesù non è un semplice dispensatore di miracoli e guarigioni… Gesù, prima di tutto, entra in connessione con la nostra vita, sente i nostri bisogni, i nostri desideri, conosce i nostri cuori.
Spesso, rischiamo di ridurre la nostra vita cristiana in opere che non sono altro che la concretizzazione del nostro desiderio di fare, di agire, di mostrare a noi stessi e agli altri che siamo capaci di fare opere buone. Come se ci sentissimo utili e bravi solo quando facciamo qualcosa di concreto… un’opera buona, una gentilezza.
Certo, la fede non può non concretizzarsi nelle opere… ma la prima opera di bene che possiamo fare per qualcuno è ascoltarlo… provare a sentire ciò che sente lui… le sue paure… i suoi bisogni… i suoi desideri. Ascoltare qualcuno è già prima di tutto amarlo. Perché il vero ascolto non è facile.
Per ascoltare devi sapere rinunciare a te stesso… devi sapere fare silenzio dentro di te… devi mettere in secondo piano i tuoi bisogni e i tuoi desideri per dare spazio all’altro.
È difficile ascoltare l’altro… ma se non lo ascolti… non lo puoi veramente amare.
Ascoltare è fare spazio e accogliere l’altro dentro di sé!
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AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK
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