Pregare è una cosa seria.
Non basta dire le preghiere, non basta mettersi in ginocchio, non basta leggere la Bibbia, non basta andare o stare a Messa… non bastano questi gesti, occorre capire COME si vivono questi momenti. Non sempre fare queste cose significa entrare “in connessione” con Dio… percepire la Sua presenza e la Sua Parola.
Probabilmente Natanaele quando pregava si vedeva che entrava in comunione con Dio.
Sotto l’albero di fichi si mettevano gli israeliti a meditare la Scrittura. Evidentemente Gesù non ha semplicemente visto un uomo leggere la Scrittura, ma un credente entrare in comunione con Dio.
Del resto, quando vogliamo bene ad una persona… quando siamo innamorati… si vede da come la guardiamo. Non guardiamo tutti alla stessa maniera.
Così, non tutti gli israeliti che leggevano la Scrittura sotto gli alberi di fichi, in realtà pregano, meditano ed entrano in comunione con Dio. Mi piace pensare che a Natanaele gli brillavano gli occhi… e Gesù se ne sarà accorto.
E dopo la professione di fede che Natanaele, grato e stupito, manifesta a Gesù… Gesù alza il tiro e lo rinforza… come a dire: Natanaele caro, continua con questo amore per la Scrittura… e ti si apriranno gli occhi per vedere con lo sguardo di Dio ciò che accade attorno a te.
Più siamo innamorati di Dio… più entreremo nei misteri del cielo e ci accorgeremo anche dell’azione di Dio attraverso i suoi angeli.
Più ti innamori di Dio, più percepisci la sua azione nella tua vita e in quella degli altri!
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AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK
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