“La mia parola è un contratto!”, se questa frase, poi, è accompagnata anche dalla stretta di mano, a Palermo la promessa è assicurata e mantenuta.
Sì, perché purtroppo, non sempre siamo di parola… non sempre rimaniamo sulla parola data!
Il discepolato… l’essere cristiani sta tutto in questa coerenza sulla parola… sta proprio nello stare nella Parola di Gesù.
Quante volte, in ambito di fede, facciamo promesse da marinaio. Quante volte facciamo propositi che poi non manteniamo: per questa quaresima mi priverò di questo… cercherò di pregare di più… riuscirò a non parlare male di… e poi, puntualmente, non riusciamo a mantenere l’impegno.
Forse, occorre, fare risuonare più la Parola di Dio… sì, insomma, meno parole nostre è più Parola Sua. Più rimaniamo nella sua Parola più, questa Parola, ci leggerà la vita e più saremo liberi… e la libertà non ha prezzo.
Non ha prezzo conoscersi e riconoscere le proprie fragilità e le proprie qualità. Non ha prezzo essere liberi nelle relazioni e non dipendere da niente e nessuno. Non ha prezzo sapere su cosa dovere lavorare… non ha prezzo liberarsi dai pesi psicologici e spirituali…
Riconoscere le proprie fragilità è il primo passo verso la libertà!
Image by blenderfan from Pixabay