Don Antonio Mancuso – Commento al Vangelo del 29 Luglio 2021

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Marta siamo noi. Marta rappresenta quel misto di umanità disperata e arrabbiata e abbandono fiducioso che noi persone di fede viviamo nella nostra vita di ogni giorno.

Chi di noi, difronte ad un lutto improvviso, ad un tradimento, ad una malattia, ad una grande delusione non si chiede il perché? e dal generico al perché rivolto a Dio, il passo è breve e spesso inesistente. Spesso, infatti, per imbarazzo, per rispetto reverenziale, lanciamo in aria un “perché” che vorremmo indirizzare a Dio.

“Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!” che declinato in altri contesti sarebbe: perché l’hai permesso? Perché a me? Perché questa situazione? Non me lo meritavo…

“Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà”: inizia un abbandono fiducioso… forse ancora embrionale, forse ancora legato ad un desiderio quasi magico di risoluzione del problema… ancora legato ad una situazione che non si vuole accettare e ad una volontà si vuole imporre.

“…chi crede in me, anche se muore, vivrà”. Gesù punta in alto… rimette le carte in ordine… chiarisce che la sofferenza, la delusione e la morte non sono le ultime parole… chiarisce che quello che sembra ai nostri occhi, per quanto realistica, non è sempre la verità e che c’è una verità oltre la realtà!

C’è una verità oltre la realtà. La verità di Dio, la salvezza delle anime. Questa è la nostra vera felicità!

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AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK

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