Alcune considerazioni mi vengono in mente meditando il vangelo e la solennità di oggi.
Il vangelo mi riporta alla domanda centrale della fede: chi è Gesù? chi è Gesù per me?
Spesso, ancora oggi, non si comprendere che la fede non è un semplice contenuto. O, meglio, non è solo un contenuto. Anzi, ancora oggi, non si comprende che la fede, prima di essere un semplice contenuto è la relazione con Gesù.
E da come considero Gesù dipende tutta la mia fede e quindi anche il mio modo di viverla.
Come considero Gesù? chi è per me? è solo una grande brava persona… un esempio… un grande predicatore… un uomo che per i suoi ideali, per il suo insegnamento, per la sua coerenza si è fatto mettere in croce?
Se per noi Gesù è questo… allora è solamente un uomo da imitare… allora ci ha lasciato solamente degli insegnamenti… allora ci ha insegnato che è necessario essere coerenti fino alla fine! e se è così, purtroppo, il rischio è che lo seguiremo fino a quando i suoi insegnamenti ci convincono… ma non appena un’altra dottrina ci convince di più… seguiremo un altro Maestro!
Ma se Gesù è l’unico Salvatore… se è vero uomo e vero Dio… allora le cose cambiano… cambia il mio modo di relazionarmi con Lui… cambia il mio modo di considerare i suoi insegnamenti e quelli di altri Maestri!
Insomma… il discorso è molto complicato ma sicuramente da come intendo Gesù cambia anche la mia vita!
La solennità di oggi, invece, mi aiuta a comprendere che c’è sempre un’altra possibilità.
Pietro e Paolo sono l’esempio pratico che ci mostra come l’incontro con Gesù può cambiare le nostre vite… come l’incontro con Gesù è una continua novità.
Paolo era persecutore dei cristiani… Pietro ha conosciuto Gesù, ha cambiato vita, lo ha tradito ma si è rimesso nuovamente alla sua sequela… insomma…
…per il Signore… non è importante il tuo passato… né sono importanti le tue cadute… ciò che conta è rialzarsi e andare sempre avanti!
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AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK
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