Il brano del vangelo di oggi racconta la guarigione, anzi la liberazione, di un uomo posseduto da una legione si spiriti. Si tratta di un uomo che viveva isolato da tutto e tutti… che viveva tra le tombe.
È una scena che mette tristezza nell’immaginare la solitudine e la sofferenza di questo uomo.
Spesso, infatti, ci troviamo di fronte a persone bloccate dalla tristezza… possedute da una morte dentro che li porta a stare male ma anche a farsi del male e che, forse per questo, si isolano e, peggio, vengono isolate.
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Ma la legione che c’è dentro questo uomo, fa pensare anche al fatto che la sofferenza e la tristezza può essere dovuta alla divisione interiore di questo uomo che forse non sa vivere… non sa essere sé stesso davanti alle diverse persone della sua vita.
A volte, infatti, per paura di non essere accettati e apprezzati, ci mostriamo diversi in base a quello che gli altri vogliono da noi e così mostriamo un volto… un carattere… un modo di fare diverso quando siamo in famiglia… al lavoro… con gli amici… tante maschere quante le situazioni e le relazioni… dimenticando chi siamo veramente! Forse è proprio questo che ad un certo punto ha causato la “morte dentro” il cuore di quest’uomo.
Ma di fronte ad una qualunque sofferenza, l’isolamento non è la strada giusta, corretta… non è la soluzione. Gesù libera quest’uomo e gli dice di tornare tra i suoi. E anche quando l’uomo liberato, forse per gratitudine, gli chiede di stare con Lui, Gesù gli dice di tornare tra i suoi… di non chiudersi in un’unica relazione ma di aprirsi alle sue relazioni.
Nella sofferenza non isolarti, trova forza nelle relazioni!
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AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK
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