La colpa dell’uomo ricco non è la sua ricchezza ma la sua incapacità di vedere l’altro e i suoi bisogni… anzi, forse è proprio l’incapacità di vedere i bisogni dell’altro.
Perché, alla fine, il ricco sembra proprio sapere chi fosse Lazzaro e ne conosce anche il nome… il vero problema, detto in termini molto chiari e semplici, è che in vita “non gliene è fregato nulla” di Lazzaro.
Il vangelo di oggi suscita tre importanti domande che richiederebbero un approfondimento:
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su cosa è basato il mio piacere?
cosa posso fare di fronte alla sofferenza dell’altro?
come gestisco il mio tempo?
per il ricco:
piacere è ostentazione della propria ricchezza e soddisfazione della propria gola.
La sofferenza dell’altro è vista come perdita di tempo.
Il tempo non è vissuto come occasione di salvezza.
E tu? come vivi il tuo piacere, la sofferenza dell’altro e il tuo tempo?
AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK
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