Non esistono super persone… non è vergogna ammettere di essere stanco, non è colpa neanche essere oppressi.
Occorre ascoltarsi… ascoltare il proprio corpo (che non mente mai)… occorre anche essere umili e accettare di essere fragili, perché la fragilità fa parte della nostra natura.
Anche le persone forti si stancano… hanno paura… hanno le loro debolezze… fanno i loro errori…
Anzi, non mostrare o, peggio, negare le proprie debolezze, a volte è proprio un brutto segno… segno di orgoglio… di presunzione… di desiderio di superiorità e di onnipotenza…
Certo, non si tratta di fare le vittime, gli esagerati o di dovere stare al centro dell’attenzione, ma semplicemente di non considerare un problema o una vergogna una propria stanchezza, un proprio affaticamento, una propria debolezza.
Detto questo però penso sia necessario anche aggiungere una cosa…
a volte, il problema non è la stanchezza o l’oppressione… ma il motivo, la causa di queste sofferenze.
Gesù sembra indicarci una strada. A volte, infatti, le nostre sofferenze provengono dal fatto che diamo eccessivo peso, energie, aspettative alle situazioni che affrontiamo.
Abbiamo, invece, bisogno di relativizzare tante cose e, soprattutto, è necessario guardare la realtà con gli occhi di Dio. Sarà questo un modo per affaticarci di meno… per il resto… diamo a Lui i nostri pesi e tutto andrà per il bene!
Non vergogniamoci delle nostre debolezze
Affidiamo a Lui le nostre sofferenze.
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AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK
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