La missione di Gesù è quella di fare conoscere a tutti il vero volto di Dio. Un Dio che è Padre buono. Questa è la sua missione e fa di tutto per compierla… fa di tutto pur di farci conoscere e pur di presentarci questo volto di Dio. Fa di tutto… pure affrontare tutte le difficoltà… fino a rischiare… anche la vita.
Gesù affronta strategicamente e astutamente le difficoltà e poi parla liberamente… non si tira indietro… non si fa prendere dalla paura… non scende a compromessi…
Il vangelo di oggi ci deve mettere in crisi… perché ognuno di noi ha una missione… una missione particolare… una missione che riguarda la nostra vita… le nostre relazioni dentro le quali siamo chiamati a vivere e testimoniare la fede.
Proprio così… se siamo credenti… se siamo discepoli del Signore… allora la nostra missione sarà proprio quella di essere fari si speranza dentro la nostra vita… per le persone che circolano nella nostra vita… a casa… a scuola… nell’ambiente di lavoro… nelle nostre amicizie… nel nostro quartiere…
Proprio in questi contesti siamo chiamati, non tanto a parlare del Signore, ma a vivere da credenti credibili testimoni…
E il vangelo di oggi ci chiede di farlo anche quando questa missione potrà comportarci l’incomprensione… l’isolamento… la presa in giro…
Insomma… quasi certamente (purtroppo) non saremo chiamati al martirio a motivo della nostra testimonianza di fede… ma spesso proprio la nostra fede potrebbe causarci incomprensione da parte delle persone a noi vicine… non tiriamoci indietro… non temiamo di andare contro corrente… noi siamo di Dio… nulla ci potrà accadere… la nostra felicità sta proprio in Lui… il resto ha valore… ma secondario!
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