…È un vangelo molto complicato e molto forte… una pagina nella quale si incontrano la sofferenza con Gesù.
Si tratta, esattamente, di due terribili sofferenze. Una intima, privata, quasi segreta, quella della perdita di sangue da parte della donna… e una dolorosissima, la malattia o la presunta morte di una figlia, di una bambina.
Ognuno di noi tocca con mano la sofferenza… ognuno di noi la sperimenta nella propria vita e le sofferenze sono tante… diverse… a volte segrete così segrete che le conosciamo solo noi… perché non ne parliamo con nessuno… perché ce ne vergogniamo… perché pensiamo che nessuno potrebbe capirci, o peggio, nessuno potrebbe accettarci se sapesse…
La donna con le perdite di sangue sperimenta proprio questa vergogna… questo segreto… ha provato ad affrontarlo da sola… andando magari anche da esperti… ma non si era rivolta a Gesù, non aveva saputo affrontare con coraggio gli altri. Sì, perché a volte la nostra guarigione passa dalla presa di coscienza che chiedere aiuto necessita anche il dovere affrontare il disagio della vergogna o dell’imbarazzo… il disagio di farsi vedere fragili. Ma già questo coraggio è il primo passo per la sanazione.
La situazione di Giairo è invece leggermente diversa… si tratta, alla fine, di una esagerazione…
A volte, infatti, quando ami qualcuno, quando ti prendi cura di qualcuno, tendi a preoccuparti così tanto da perdere l’obbiettività … ad avere la vista offuscata…
Giairo ha bisogno dei suoi tempi e soprattutto ha bisogno di abbandonarsi a Gesù, ha bisogno di affidare il suo dolore più grande, il dolore della malattia di una figlia a Lui…
Una donna soffre da dodici anni… un uomo sta per perdere la sua figlioletta… ci sono dolori così forti da renderci disarmati, indifesi, di fronte ai quali siamo impotenti… l’unica cosa da fare è affidarli al Signore e fidarci di Lui. Non sempre finirà come speriamo… ma da credenti chiediamo la guarigione sperando nella salvezza.
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AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK
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