Rinnegare, prendere, seguire, tre verbi che ormai sono entrati nella mente del cristiano. Tre verbi che conosciamo a memoria che sappiamo fanno parte del vocabolario di Gesù. Ma sebbene siano ormai dentro la nostra mente, non è detto che siano entrati nella nostra mentalità… nel nostro cuore. Non è detto che facciano parte del nostro stile di vita.
Cerchiamo di capire, allora, quale può essere il senso di questi verbi oggi.
Rinnegare se stessi. Non si tratta, è ovvio, di sconfessare le proprie convinzioni o ritrattare su ciò in cui si crede… si tratta di rinnegare se stessi per scegliere di seguire qualcuno. Si tratta di decidere di fidarsi di qualcuno più di quanto non ci si fidi di se stessi. Ecco, proprio così, rinnego me stesso, ad esempio, quando decido, scelgo, agisco in modo di accogliere una persona che mi fa antipatia o che mi ha fatto un torto perché il Signore mi chiede di perdonare… rinnego me stesso quando decido di non assecondare una mia tentazione… quando decido di non rispondere male ad una persona… etc.
Prendere la propria croce. Non subirla! Prenderla, affrontarla con la consapevolezza che si tratta di una strada per la vita. Allora croce è la malattia che ti viene e che tu vuoi affrontare con la fede… ma è anche la sofferenza che viene come conseguenza di una tua scelta di fede (ad es. la sofferenza che ho nel non vendicarmi per un male subito… la sofferenza che mi viene per non tradire un matrimonio… etc.).
Seguire. Essere discepoli significa mettersi alla sequela di Gesù e seguire Gesù significa fare guidare Lui… affidarsi a Lui… decidere di essere condotti per strade e verso mete che non sempre si conoscono… sapere di potere cambiare progetti… aderire ad un sogno, quello di Dio, che non necessariamente corrisponde al proprio sogno… per poi scoprire che si tratta di un sogno molto più bello!
Chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà.