“Alla sera della vita saremo giudicati sull’amore” così diceva san Giovanni della Croce per farci capire che saremo giudicati per l’amore dato… per i nostri gesti di amore. Non me ne voglia san Giovanni, ma vorrei specificare meglio su quale tipo di amore saremo giudicati. Al giorno d’oggi, questa specificazione è necessaria e il vangelo di questa domenica mi permette proprio di specificarlo.
Allora, sinteticamente, mi piace dire che dal Signore impariamo che l’amore e i gesti di amore che ci permetteranno di entrare nella vita eterna sono quell’amore e quei gesti che danno vita… che danno speranza… che danno cura… che danno felicità… che soddisfano un bisogno di chi li riceve…
Gesti, alla portata di tutti. È molto significativo che nell’elenco di queste azioni… arrivati a “ero malato” non viene detto “e mi avete guarito” ma viene riportata un’azione alla portata di tutti “e mi avete visitato”. Non tutti, infatti, possiamo guarire qualcuno, ma tutti sicuramente possiamo fare visita… confortare chi è malato.
Ed è molto significativo anche che ci sono gesti da fare nei confronti dei carcerati, nei confronti di chi ha sbagliato chiaramente… perché anche chi è nell’errore merita una visita…
E, infine, ogni gesto di carità è anticipato da un altro elemento fondamentale dell’amore: vedere l’altro. Perché amare è proprio vedere l’altro… vederlo com’è, vedere i suoi bisogni… le sue necessità… incontrarlo nella sua umanità… nella sua fragilità… amare è vedere l’altro… dargli ciò di cui ha bisogno.
L’amore non è semplicemente dare… ma dare ciò di cui l’altro ha veramente bisogno!
AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK | TELEGRAM
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