Il fondamento dell’unità interiore e relazionale è il sentirsi amati.
Più ci sentiamo amati, più non abbiamo bisogno di nulla. Più ci sentiamo amati, più stiamo bene, siamo in equilibrio con noi stessi e con gli altri.
E più siamo in equilibrio con noi stessi, più non ho bisogno di cercare negli altri i difetti o notandoli non ho necessità di sottolinearli… anzi sarò più tollerante e accogliente con le fragilità dell’altro.
Infatti, chi non possiede un equilibrio interiore… chi non sta bene con sé stesso… cerca fuori di sé un capro espiatorio che possa giustificare il suo malessere… che possa confermarlo nel fatto che alla fine siccome tutti hanno problemi (pensa) ho il diritto di averne anche io.
L’unità alla fine è proprio questa: il sapere accogliere la diversità dell’altro senza usarla né come arma per ferirlo, né come giustificazione per non lavorare sulle mie fragilità.
Dove c’è unità interiore e relazionale c’è una grande percezione dell’amore di Dio!
Se mi sento amato da Dio… saprò accogliere le mie e le tue fragilità… i miei e i tuoi difetti! Altrimenti… userò i tuoi difetti per giustificare i mei!
✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Gv 17,20-26
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AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK
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