Si doveva chiamare, per tradizione, Zaccaria. Si chiama, per volontà di Dio, Giovanni.
Da Zaccaria a Giovanni. In questo passaggio ci sono grandi significati!
Il nome, infatti, nel significato biblico, ha un valore molto importante. Il nome indica la persona, la personalità, la missione.
Dio “ha un nome”, una missione, per ciascuno di noi.
E Giovanni non doveva e non poteva essere legato al passato… alla tradizione. No! doveva in qualche modo inaugurare un tempo nuovo.
Tutti partecipano a questo grande cambiamento: prima di tutto Dio, poi Zaccaria stesso che ha bisogno del suo tempo per comprendere, accettare, anzi abbandonarsi a Dio e poi c’è Maria, che invece già conosce la grammatica di Dio, il Suo modo di agire.
Il bambino non si può chiamare Zaccaria, si deve chiamare Giovanni, perché non può essere legato al passato… ma deve manifestare nel presente l’azione di Dio.
Il significato ebraico dei nomi, infatti, “nasconde” questo necessario passaggio: da Zaccaria (Dio ricorda) a Giovanni (Dio usa misericordia). Non si tratterà più di annunciare un Dio che si lega al dito la tua storia… piuttosto un Dio che ogni giorno, ogni istante, nel qui ed ora della tua vita, usa misericordia!
E tu? che immagine di Dio porti nel cuore? Che immagine di Dio manifesti agli altri?
Non rimanere legato ai tuoi schemi, alle tue convinzioni, lasciati stupire dalla novità di Dio nella tua vita e in quella degli altri!
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AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK
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