Ancora una volta ci troviamo a confrontarci con il vangelo dell’annunciazione. Lo abbiamo fatto qualche settimana fa, lo rifacciamo oggi.
Oggi ci fermiamo a meditare come Dio abbia fatto una scelta non di convenienza. Non ha scelto la più brava, la più famosa, la più importante persona… e non ha scelto un’importante città, perché ciò che rende speciale la persona è l’essere piena di grazia.
Cosa mi porto da questa pagina del vangelo? Non importa cosa sono capace di fare… non importa quanto sia bravo, bello, intelligente… non importa se ho un gran seguito… un grande successo… ciò che importa è essere pieni di grazia… stare col Signore… dalla parte del Signore…
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Ma c’è un’altra considerazione da fare: Maria è turbata… “molto turbata”. Mi rasserena leggere questo turbamento… mi fa sentire normale e non particolarmente fragile ogni volta che provo paura di fronte ad un imprevisto… di fronte ad una situazione diversa da quella che ho sempre pensato… sperato e programmato… e per la quale mi sono preparato.
L’imprevisto, infatti, fa emergere le mie paure… le mie fragilità… e sapere che Maria è stata molto turbata, non solo me la fa sentire tanto vicina a me… ma io stesso mi sento sollevato…
Maria, infatti, mi insegna che non tutto può essere programmato… ma soprattutto, non tutto deve essere capito. Ci sono cose che si comprenderanno mentre si vivono e forse… non si comprenderanno mai… se non alla fine… o anche oltre!
Non tutto si può capire, ma tutto si può vivere bene!
Image by blenderfan from Pixabay