Diverse sono le suggestioni che mi vengono dopo avere meditato questo vangelo…
Ne condivido alcune.
Se Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito. Gesù non è morto… si è donato e questa è una bella differenza: Gesù ha dato la sua vita… si è donato… e se si è donato e ha donato la sua vita, questa vita è arrivata fino a noi.
Noi siamo destinatari della vita di Gesù… potremmo dire in un modo un po’ ambiguo che la sua vita “continua” nella nostra e in un modo meno ambiguo: noi continuiamo la sua opera…
Ecco perché chi crede in Lui non è condannato… perché chi crede in Lui ha accolto la sua donazione… la sua vita.
Si tratta, concretamente, di vivere da salvati… di vivere con la consapevolezza di avere una vita anche noi da donare… perché il dono ricevuto gratuitamente è da donare, non da trattenere.
Venire alla luce significa proprio questo: vivere donando la propria vita… e come si dona la propria vita? Non pensando solo a se stessi… donando il proprio tempo… i propri beni… ma anche mostrando tenerezza… accoglienza… amore… perdono.
Non si può essere cristiani senza donare in questo modo la vita!
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