Don Antonio Mancuso – Commento al Vangelo del 21 Settembre 2020

La lettura e la meditazione di questa pagina del vangelo mi provoca alcune riflessioni che desidero condividere:

  1. Per Gesù non è importante chi siamo… Gesù non si fa influenzare dalle nostre condizioni economiche… dai nostri peccati… dalle nostre fragilità. Per Gesù siamo tutti uguali… ma proprio tutti… dal più piccolo dei nati… dalla persona più santa… dal più grande peccatore… fosse anche omicida! Per Gesù non è un problema… Gesù ama tutti allo stesso identico modo… e tutti chiama a seguirlo!
    Insomma… per dirla alla palermitana: Gesù non si schifìa di nessuno!
  2. Anzi… come un buon padre… come un buon genitore… se proprio deve “dedicare maggiorni energie”… lo fa con le persone più bisognose… più problematiche… più fragili… più peccatori. Per dirla alla palermitana: con i più struppiati! Gesù è venuto a chiamari i peccatori… perché gli altri, quelli meno struppiati… già lo seguono!
  3. L’obiettivo… il fine… lo scopo… la meta della vita di fede è… la misericordia!
    Vogliamo capire veramente se a distanza di tempo siamo cresciuti nella nostra vita spirituale? vogliamo avere un criterio chiaro del nostro progresso nel cammino di fede? Semplice: siamo cresciuti nella vita spirituale se siamo cresciuti nella capacità di perdonare e accogliere l’altro… il più distante da noi… dai nostri gusti… dalle nostre simpatie!
    “Misericordia io voglio, non sacrifici”…
    senza misericordia… le preghiere sono solo parole vuote…
    se non c’è la misericordia… tutto il resto della vita spirituale non ha senso!

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AUTORE: Don Antonio Mancuso
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