Non lo smetterò mai di ripetere: la fede si deve vedere… altrimenti non è fede… è solo teoria… è bigottismo… è presa in giro.
L’amore di Dio deve essere concreto e siccome Dio non lo si vede, l’amore verso di Lui deve necessariamente rivolgersi verso gli altri… altrimenti non si sta amando Dio ma se stessi.
E questo amore verso gli altri deve essere concreto… deve coinvolgere il proprio portafoglio… il proprio tempo… le proprie energie… altrimenti non è amore.
Dio ci viene in aiuto, in maniera molto pratica… in maniera concreta… in sostanza ci chiede di abbassare lo sguardo all’altezza del bisognoso… dello straniero… del carcerato… del povero: insomma di quelle persone che non sono nelle condizioni di potere ricambiare.
Ecco il punto della situazione… se guardiamo bene l’elenco delle persone di cui parla Gesù nel vangelo di oggi… ci accorgiamo che sono tutte persone che difficilmente possono ricambiare concretamente quello che ricevono… forse, allora, Gesù ci vuole dire che la vera fede è quella che si manifesta con l’amore gratuito… l’amore solo di andata… l’amore che dai solo per amore e non per essere amato… l’amore che ti riempie il cuore quando è in uscita… e non in entrata. E questo amore lo dai solamente per fede… perché sai che la tua ricompensa ti arriverà da Dio e solo da Lui.
E’ proprio su questo amore che verremo giudicati!
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Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 25, 31-46
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».
Parola del Signore