Esagerato! Eccessivo! Sovrabbondante! Sproporzionato… ma chi? l’amore! perché chi ama non ha misura… perché l’amore non ha misura… non si misura!
In queste parole di Gesù si svelano due logiche strettamente connesse: quella della non violenza e quella dell’amore. Queste due logiche, questi due stili di vita servono e aiutano ad interrompere la catena del male e a diffondere e fare crescere il bene. Non rispondere al male col male… non vendicarsi… vincere il male con la preghiera, con il bene è l’unico modo per interrompere questa catena. Sembra assurdo… ma non lo è! Come si può fare? Occorre comprendere un’importante differenza, quella che c’è tra reazione e risposta. La reazione è immediata, la risposta passa attraverso una scelta!
Il discepolo di Cristo non è un debole… è uno che ha imparato a rispondere e a non reagire! non è uno che subisce passivamente la cattiveria e il male dagli altri… è uno che SCEGLIE un’altra strada alla vendetta e alla indifferenza… una strada che a volte è facile… e tante altre volte, invece, richiede il clima di preghiera e l’impegno a fare qualcosa che non si sente ma che si sceglie!
Si tratta di fare di tutto per dare a sé stessi il tempo per passare dalla reazione alla risposta! Si tratta di fare di tutto per dare all’altro la possibilità di cambiare. Insomma, si tratta di considerare il nemico come uno che non è ancora amico… come uno che ancora deve essere raggiunto con l’amore.
Sia chiaro… essere figli del Padre significa fare ciò che è straordinario… ciò che per il mondo è follia… significa andare controcorrente… e questo non lo si può fare senza preghiera.
Ma non si tratta di una preghiera vissuta come bacchetta o formula magica. Non si tratta di pensare: “Non riesco a perdonare… allora prego un po’ e vediamo se mi viene la forza e la voglia”. NO! la preghiera deve essere vissuta come stile costante e quotidiano.
Solo nel terreno della preghiera si possono raccogliere frutti di misericordia… ma, attenzione, non si prega PER ottenere qualcosa ma… nella preghiera si ottiene sempre qualcosa.
AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK
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