La lettura e la meditazione del vangelo di questa domenica mi ha consegnato due importanti parole: condivisione e sguardo.
La condivisione è l’esperienza che fanno gli apostoli, è quasi un’esigenza. La scena descritta sa di tenerezza, di calore umano, di fatica condivisa, di bisogno di confronto e magari anche di conforto.
Gli apostoli tornano da una giornata di missione e hanno bisogno di parlare con Gesù, di consegnare le loro esperienze, quanto fatto e detto e come lo hanno vissuto interiormente. Già questo è riposo.
Il potere della condivisione. Lo sperimentiamo con le persone care. Condividere le gioie significa aumentarle e condividere le sofferenze significa portarle insieme, alleviandole. Forse, dovremmo imparare a fare altrettanto con Gesù.
Del resto, se abbiamo con Lui una vera relazione, questa si nutre soprattutto di condivisione.
A tu per tu… cuore a cuore… consegnare a Lui la nostra giornata… le nostre azioni. E l’ideale sarebbe non solo a fine giornata, come esame di coscienza, ma continuamente, perché se Lui è il centro della tua vita, il pensiero a Lui è costante!
Sguardo
Gesù vede la folla e sente compassione. Il suo sguardo coglie l’essenziale, non si ferma alle apparenze ma entra dentro la storia delle persone, come solo uno sguardo pieno di cura sa fare… uno sguardo che sa cogliere i particolari senza farsi confondere dalle cose superficiali.
Dovremmo anche noi imparare a guardare così… a guardare sentendo l’altro… cogliendone le gioie e le sofferenze. Dovremmo imparare a guardare con attenzione, perché i volti, i corpi, parlano più delle parole.
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AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK
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