La lettura e la meditazione del vangelo di oggi mi ha portato a riflettere su due elementi che ritengo essenziali per la vita di fede…
1- Gesù sente e sa del pericolo che corre e si allontana da quel luogo… insomma, fugge. Non ci sembri strano… non scadiamo molto superficialmente nel giudizio di vigliaccheria nei confronti di chi scappa davanti al pericolo. A volte… può essere l’unica o comunque la prima scelta da fare per salvarsi la vita.
Insomma… la sapienza della chiesa ce lo ha sempre detto: fuggire le occasioni prossime di peccato. proprio così, a volte, per salvarsi il proprio matrimonio… il proprio sacerdozio… il fidanzamento… lo stato di grazia… occorre sapere allontanarsi dal pericolo… dalla tentazione… dice san Paolo ai Romani: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene!
Allontanati con tutte le tue forze dalla tentazione (se la vuoi vincere) e subito dopo attaccati alle cose sante!
2- La seconda parte del vangelo descrive Gesù come un mite… pacifico… perseverante annunciatore della verità… della giustizia… testimone dell’amore.
Penso sia questo lo stile del discepolo… del cristiano… senza fare grandi rumori… non saranno le proteste… le grida… le urla… le costrizioni… ma la semplice… umile… silenziosa perseveranza…
Sii così con la tua testimonianza di fede… in silenzioso ma continuo martello pneumatico… martello spirituale… martellante testimone della verità… della giustizia… dell’amore!
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AUTORE: Don Antonio Mancuso
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