In questo percorso che ci porterà al Natale, ancora una volta, si fa presente la figura di Giovanni. Perché? cosa ha da dire a noi, con tanta insistenza in questo periodo?
Giovanni dà testimonianza alla luce… perché la sa riconoscere in mezzo a tante cose che luce non sono.
Ci vogliono occhi capaci di vedere il bene, sceglierlo e testimoniarlo. Abbiamo bisogno di gente attratta dal bene, capace di contagiare positività, bellezza, ottimismo.
Ma Giovanni ci insegna anche a non avere paura delle domande fondamentali della vita:
tu, chi sei?
“Tu, chi sei?”, proprio tu che stai leggendo… tu che pensi di ritagliarti con questa lettura un momento di preghiera… che pensi che possa bastare andare a messa la domenica… chi sei come credente? Ma la domanda può anche diventare ancora più fastidiosa: che persona sei? che genitore sei? che figlio sei? che marito\moglie sei? cosa dici di te? Che considerazione hai di te stesso?
Per potere crescere, per potere andare avanti… occorre sapere da dove si parte… ecco perché è sempre importante fermarsi a capire chi siamo… chi siamo diventati… e verso dove stiamo andando e vogliamo andare.
Ma la risposta di Giovanni ci insegna un altro modo di vedere la nostra vita, sì perché Giovanni ci insegna anche a guardarci dentro e pacificarci con la nostra verità. Giovanni ha il coraggio e l’umiltà di dire che non è Cristo.
Giovanni ci insegna a riconoscere che non siamo arrivati… che c’è chi è più avanti di noi… che siamo fallibili… abbiamo limiti e fragilità.
E, al giorno d’oggi, riconoscere una debolezza… è una grande risorsa… una grande forza!
AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK | TELEGRAM
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