Don Antonio Mancuso – Commento al Vangelo del 16 Maggio 2023

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L’assenza di una persona cara può diventare il criterio per capire su cosa è basata la relazione con quella persona.

Da come si gestisce la mancanza si capisce molto di sé stessi e della relazione. E questo vale per tutti i tipi di relazione… anche per quella con Dio. Ci sono relazioni, infatti, che hanno solo il sapore dell’abitudine… o della convenienza: ti cerco per abitudine… ti cerco perché mi conviene.

Invece, da quello che ci accade durante l’assenza… dalla gestione dell’assenza stessa… si capisce su cosa è basata la relazione.

Sentire una mancanza, infatti, è una prima manifestazione di affetto ed è importante comprendere come riempire quel vuoto. Il vuoto di una persona amata, infatti, può essere riempito da surrogati… può essere rimpiazzato da compensazioni… può essere anestetizzato… oppure, questo vuoto può essere abitato da un’altra forma di presenza della persona amata.

È bene per voi che me ne vada perché solo se me ne vado potrò riempire quel vuoto con un’altra forma della mia presenza, lo Spirito Santo. Infatti, lo Spirito Santo che è amore, rende presente l’amato e questo lo comprendiamo facilmente perché sentire la mancanza di qualcuno è già questo una manifestazione d’amore: mi manchi è un altro modo di dire ti amo!

Cosa fai quando senti il bisogno di Dio? cosa fai quando hai bisogno della sua Parola, della sua consolazione, quando hai bisogno di capire qual è la sua volontà? Come riempi questi vuoti? Da come ti comporti di fronte a questo desiderio si comprende veramente la tua fede!

L’abitudine e la convenienza sono la rovina di ogni relazione!

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AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK

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