Mi viene da riassumere questo vangelo con un concetto: quello che pensi… quello che dici… quello che fai… vàluta te stesso… stabilisce chi sei!
Niente di quello che ti dicono o ti fanno potrà rovinarti se nel tuo cuore c’è pace. Ma è quello che fai o dici tu che può rovinarti!
Non sei responsabile di quello che ti fanno… ma di quello che fai!
Il vangelo di oggi ci fa comprendere come nella vita… ogni cosa che ci accade determina in noi una risposta… una reazione… e noi siamo responsabili di questa risposta… di questa reazione.
In ogni situazione la domanda da farci dovrebbe essere: io, cosa posso fare? Come posso reagire? Che possibilità ho? Che alternative ho?
Sono queste le domande che possono smuovere le nostre azioni… a volte, invece rimaniamo immobili… bloccati dalla situazione… o, peggio, bloccati… congelati… da quella domanda che spesso è la domanda più inutile che possiamo farci: perché?
Sì… perché mi è accaduto questo? Perché a me? Perché è andata così? Sono domande che non ci portano da nessuna parte… domande che non hanno soluzioni… domande che ci bloccano… ci impediscono di agire e ci fanno perdere tempo alla ricerca di una causa… di una motivazione… di una ragione… di un colpevole…
E se anche dovessimo trovarlo? Non andremmo da nessuna parte…
Le vere domande da farci sono, appunto: cosa posso fare in questa situazione?
Verremo giudicati da quello che facciamo… non da quello che ci fanno!
Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo.