Don Antonio Mancuso – Commento al Vangelo del 10 Febbraio 2020

Leggo e medito… e penso quanti sacrifici era in grado di fare la gente pur di incontrare Gesù… anche solamente per toccargli il lembo del mantello.

Si faceva di tutto… quanto coraggio… quanto spirito di sacrificio… quanta speranza, certezza dei benefici di Gesù… quanta fede…

Mi commuove anche constatare quanti sacrifici facevano i parenti e gli amici delle persone bisognose pur di dare loro una possibilità…

E oggi?
Chi dice di credere va a messa con sofferenza e non vedendo l’ora che finisca… o sceglie la messa più veloce del west…
Chi dice di credere… e sente il bisogno di confessarsi… cerca di farlo 5 minuti prima della messa…
Chi dice di credere… prega e chiede sapendo di non ottenere…
Chi dice di credere… prega solo chiedendo e non ascoltando…
Chi dice di credere… spesso si limita soltanto ad una preghiera per qualcuno che sta male…
Chi dice di credere… spesso cerca soluzioni ai suoi problemi lontano da Dio…

Insomma… questo vangelo un po’ mi mette tristezza…
ma dall’altra parte mi dà una grande conferma e mi ricorda una cosa fondamentale: portavano i malati da lui per toccare anche semplicemente il lembo del suo mantello… e venivano salvati!
Non dice “guariti” ma “salvati”… che, per chi crede, è molto più importate… è fondamentale!

La fede… non è ricerca di guarigione… ma di salvezza!

Fonte


Quanti lo toccavano venivano salvati.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 6, 53-56   In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono. Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse. E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.   Parola del Signore

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