E’ una scena di una forza simbolica molto grande…
Un uomo che sta morendo pensa non solo a sua madre… ma a noi tutti… consegnandoci nelle braccia della madre… non ci lascia soli… ci fa consolare dalla madre e chiede a noi di consolare lei…
Una donna vede morire suo figlio… il Figlio di Dio… ma non si chiude nel suo dolore mortale… ma si apre… e continua ad amare… e concentra il suo amore verso il discepolo amato… verso noi tutti discepoli amati da Gesù…
Attenzione… quella di Maria non è una sostituzione… nessun amore può sostituire quello di una madre verso un figlio che non c’è più… no! Non è una sostituzione… quello di Maria è continuare ad amare nonostante la micidiale sofferenza della perdita di un figlio…
La memoria di oggi ci ricorda questo:
la sofferenza non impedisce a Gesù a pensare a noi…
la sofferenza non impedisce a Maria e continuare ad amare…
madre e Figlio continuano ad amare nella sofferenza…
è questa la strada da percorrere anche per noi…
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AUTORE: Don Antonio Mancuso
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