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don Antonello Iapicca – Vangelo del giorno – 9 Settembre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 6,6-11

MESSI IN MEZZO AL MONDO PERCHE’ APPAIA NELLA NOSTRA ARIDITA’ L’AMORE FECONDO DI CRISTO, UNICA SPERANZA PER OGNI UOMO

Quel sabato in quella sinagoga si trattava di salvare o togliere la vita, fare il bene o il male a un uomo, anthrลpos, immagine di ogni uomo. Per lui, che durante la settimana ha sperimentato la durezza della vita causata dal peccato di Adamo, Dio ha โ€œfatto il sabatoโ€, il riposo del perdono gratuito. Ma anchโ€™esso puรฒ essere sporcato dall’ipocrisia, e diventare il luogo dove รจ lecito fare il male e dare la morte.

Come quegli scribi e farisei, infatti, anche noi, facciamo il male osservando con malizia il modo in cui Gesรน opera nella nostra vita e in quella degli altri; lo accusiamo di non compiere la Legge amandoci nel modo che vorremmo, e discutiamo su cosa fargli per impedirgli di compiere il bene in noi e nei fratelli.

Ma Gesรน, che conosce i nostri cuori e ci ama, per svelare la nostra ipocrisia e farci aprire alla sua misericordia, ci chiede oggi: “In giorno di sabato, รจ lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?โ€. Che domanda, รจ ovvio che sia lecito e doveroso amare sempre, come รจ sempre illecito fare il male e uccidere; peccato che noi abbiamo rovesciato questa veritร  decidendo che sia lecito fare il male nel nome del bene! E ciรฒ accade proprio nella sinagogaโ€ฆ

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Eppure proprio la nostra debolezza che emerge nella comunitร  cristiana puรฒ venirci in aiuto. I nostri peccati, infatti, sono la prova che “scagiona” Gesรน, giustificando con la necessitร  e l’urgenza dell’amore, la liceitร  di fare il bene e salvare una vita sempre. Per quellโ€™uomo ogni giorno era sabato perchรฉ la malattia lo aveva reso incapace di tutto. Per questo era lo specchio che rivelava il rapporto ipocrita con Dio proprio di chi stava accusando Gesรน: era nella sinagoga di sabato e non faceva nulla, chi meglio di lui compiva la legge? Ma vi era costretto, e cโ€™รจ una bella differenza tra il non poter e il non voler fare nulla.

Ma Gesรน, come quel giorno, anche oggi vuole guarire proprio il nostro cuore malato che si nasconde nellโ€™ipocrisia. Per questo ci dice: โ€œAlzati, e mettiti nel mezzo!โ€. Basta ascoltare, perchรฉ nelle sue parole cโ€™รจ il potere di compiere quello che comanda. Se ascolteremo potremo obbedire e alzarci dallโ€™ipocrisia per metterci in mezzo: in famiglia, nella comunitร  cristiana, ovunque, con la nostra โ€œmano inariditaโ€.

Non temere di essere smascherato e umiliato davanti a tutti, รจ lโ€™unico modo per offrire al Signore la possibilitร  di guarirci. Eโ€™ questo il cammino per diventare cristiani e annunciare al mondo che Gesรน รจ risorto! Ci siamo sempre nascosti, mettendoci nel mezzo per apparire quello che non siamo, nellโ€™illusione di salvare la faccia ed essere amati. No fratelli, questo atteggiamento รจ il male che ci divora e uccide gli altri. Il bene, invece, giunge a noi attraverso lโ€™umiliazione nella veritร : sempre in mezzo perchรฉ Gesรน ci dica: โ€œStendi la manoโ€ e si veda bene la mano sterile che guarisce per opera di Dio, la ferita sanata dalla misericordia.

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Perchรฉ si compia in noi come in Gesรน, che tutti hanno potuto vedere crocifisso, perchรฉ, risuscitato, proprio dalle sue piaghe gloriose potesse essere riconosciuto e creduto. Se i nostri figli lo vedessero in noi; se i parrocchiani lo potessero contemplare nei loro pastori. Se gli sposi comprendessero che un matrimonio funziona solo se si fonda sull’umile obbedienza a Cristo: la comunione non nasce dalle qualitร  che si mettono in comune ma dal conoscersi entrambi deboli e inariditi, lโ€™uno in nulla migliore dell’altro.

E’ sui difetti e sulle debolezze che Dio costruisce il miracolo di un matrimonio cristiano e di un ministero santo, nei quali risplende lโ€™onnipotenza del suo amore. Cosรฌ Dio sceglie la sterilitร , la piccolezza, la debolezza, i peccatori; il nulla per mostrare che cosa significhi il sabato, il giorno in cui nulla si fa perchรฉ รจ Dio che fa “tutto”. E’ il mistero della nostra elezione, per la quale i nostri difetti, le debolezze, gli stessi peccati, inchiodati alla Croce del Signore, sono issati sul candelabro perchรฉ il mondo veda in noi il potere della sua risurrezione.

La nostra mano stesa in mezzo a tutti รจ il segno della misericordia di Dio che ristabilisce la vita laddove era la morte; il suo amore la fa ritornare ad essere (risanata nellโ€™originale greco) come era al principio, nel progetto del Padre: โ€œapertaโ€ per donare come un cuore inondato dโ€™amore.

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