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don Antonello Iapicca – Vangelo del giorno – 7 Settembre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 6,1-5

COME SPIGHE STRAPPATE AL PECCATO E ALLA MORTA PER NUTRIRE IL MONDO

Dio ha donato la Legge per accogliere l’uomo nellโ€™Alleanza con Lui, e condurlo nella fedeltร  sul cammino della vita. Il sabato รจ il sigillo dellโ€™Alleanza, la memoria dellโ€™amore di Dio, la gioia del riposo e dellโ€™intimitร  nuziale con Lui. Ma alcuni farisei, con le loro interpretazioni restrittive, avevano pervertito la Legge facendone una barriera che precludeva proprio il riposo e la gioia dellโ€™incontro con Dio ai piรน poveri e deboli.

Lโ€™esigenza e il disprezzo dei maestri li allontanavano da Dio, come appare nel Vangelo di oggi. La tradizione concedeva di entrare nel campo a raccolto ultimato, dopo che i poveri avevano spigolato la loro parte secondo i dettami della Torah: ยซQuando รจ permesso a chiunque di spigolare? Quando lโ€™ultimo povero se nโ€™รจ andatoยป (Mishnah, Peah 8:1). I discepoli di Gesรน, dunque, non avevano infranto la Legge: come Lui avevano raggiunto l’ultimo posto, quello dietro allโ€™ultimo povero, quello della libertร  nella quale si compie il Sabato.

Nulla da fare o difendere, tutto da ricevere. Ma una parte dei farisei considerava anche lo spigolare dei poveri illecito nel giorno di sabato. Non cโ€™era limite alla loro ipocrisia: proprio loro che, soprattutto “di sabato”, spigolavano nel campo del popolo per strappare con il giudizio le spighe che non crescevano secondo la Legge, impedivano ai poveri di strappare quattro spighe rimaste per miracolo nel campo.

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Ma questo lavoro era “permesso”, anche perchรฉ spesso il giudizio restava celato nel cuore, e quando il disprezzo si palesava, lo faceva camuffandosi con gli abiti dellโ€™insegnamento e dellโ€™ammonimento. Come spesso capita, soprattutto di domenica, a noi preti clericali che giudichiamo i piรน deboli tra i parrocchiani. Come accade ai genitori (e ai figliโ€ฆ) che esigono moralisticamente il rispetto di regole probabilmente necessarie, ma svuotandole dellโ€™amore che ne รจ il compimento, e giudicano.

In tutti noi, accanto al fariseo esigente vi รจ anche il peccatore incapace di compiere la Legge. Per questo, la fame di Davide in fuga da Saul รจ la nostra, quando il demonio ci perseguita usando addirittura la Parola di Dio e lโ€™autoritร  dei consacrati (preti, genitori, maestri, catechisti) per toglierci lโ€™alimento per la nostra fede e impedirci di vivere lโ€™elezione gratuita di Dio.

Ma รจ arrivato Cristo, e ha vinto il demonio consegnando a Davide, cioรจ a te e a me, la dignitร  e la libertร  che la gelosia dell’avversario gli avevano sottratto e nascosto. Smascherando le trappole di Saul, ti annuncia che, rinato in Cristo dalle acque del battesimo, sei figlio di Dio; unto con lโ€™olio del suo Spirito, sei re con Lui.

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Sei libero davvero perchรฉ lโ€™amore di Dio รจ stato riversato in te e non hai piรน bisogno di metterti le maschere con le quali apparire giusto per esigere rispetto, considerare e affetto. Per non restare solo รจ sceso ed รจ rimasto accanto a te immobile nel tuo sepolcro, proprio a Shabbat, compiendo cosรฌ in pienezza ogni precetto.

Risorgendo รจ stato proclamato โ€œSignore del sabatoโ€ perchรฉ la sua vittoria sulla morte ha dato a Shabbat il compimento per il quale era stato donato: la libertร  per entrare nel riposo dellโ€™intimitร  con Dio preparato per te. Non a caso nel Talmud l’Era Messianica รจ chiamata โ€œYom shekullรฒ Shabbat, il giorno che sarร  tutto Shabbatโ€.

Coraggio allora, viene oggi il Messia che, trasformando il sepolcro dove eri sepolto in un campo fecondo del suo amore, ha fatto di tutta la tua vita uno Shabbat di libertร  e felicitร . Il โ€œsabato รจ per lโ€™uomoโ€ significa proprio questo: la tua famiglia, la tua comunitร , il tuo lavoro, ogni aspetto della tua vita รจ โ€œper teโ€, perchรฉ in tutto Cristo si dona come una spiga matura.

Smetti di sforzarti, e lascia operare Dio in te. Non temere, puoi e devi nutrirti dei โ€œpani dellโ€™offertaโ€ una volta riservati ai sacerdoti: Cristo, infatti, ha trasformato la tua vita in una liturgia di Shabbat che, come sacerdote, sei chiamato a celebrare ogni giorno. Non aver paura, non ti giudicare, ne hai diritto proprio perchรฉ debole e povero. โ€œStrappaโ€ con la preghiera e l’ascolto della predicazione le โ€œspigheโ€ colme dellโ€™amore di Cristo; โ€œmangialeโ€ e accostandoti con piena fiducia e gratitudine ai sacramenti.

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