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don Antonello Iapicca – Vangelo del giorno – 4 Marzo 2025

Commento al brano del Vangelo di: Mc 10, 28-31

Segui Gesรน solo chi nella sua chiamata ha sperimentato la libertร  autentica

Nelle parole di Pietro si percepisce la tensione che da sempre anima la Chiesa. รˆ vero che i suoi figli “hanno lasciato tutto per seguire il Signore”, ma รจ ancor piรน vero che l’abbandono di ogni sicurezza mondana รจ proprio l’impossibile fatto possibile da Dio, perchรฉ รจ impossibile seguire Colui che non รจ la tua unica ricchezza.

A nome della Chiesa Pietro professa l’amore a Cristo, ma รจ un balbettio, non รจ ancora fede adulta. Centrale, infatti, รจ l’enfasi su quel “noi abbiamo….” dove la carne cerca un premio. Seguire Gesรน, invece, รจ innanzitutto una liberazione, l’incontro con la misericordia che strappa alla schiavitรน del peccato per farti pregustare la pienezza del Cielo.

La risposta di Gesรน annuncia un nuovo modo di vivere, un rapporto nuovo tra le persone, anticipo della vita beata che si incarna nella comunione dei santi. Ovunque i cristiani sono a casa propria. Ovunque per loro vi sono “fratelli, sorelle, madri, figli”, perchรฉ ovunque la vita รจ feconda, piena e realizzata.

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L’amore soprannaturale che si estende oltre i confini di razza, lingua, cultura e condizione sociale, e si fa comunione, anima la cittร  che Dio ha innalzato sul monte. Per questo la Chiesa รจ chiamata ogni giorno a conversione, cioรจ a lottare contro la tentazione di spegnere questa luce, ritornare alla carne e frustrare la propria missione.

Il Signore annuncia che, giร  “al presente”, la “ricompensa” dei suoi discepoli รจ una primizia della vita celeste, la sovrabbondanza espressa nel “centuplo”. Come nella moltiplicazione dei pani, chi “segue” Gesรน non “lascia tutto” astrattamente, ma lo consegna a Lui perchรฉ “case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi” diventino un “tutto” infinitamente piรน grande.

“Tutto” quello che fa parte della nostra vita ci รจ dato per essere vissuto in Cristo, con Lui e per Lui; il lavoro, la casa, gli affetti, anche gli svaghi, e le malattie, i dolori e i fallimenti, nelle sue mani “tutto” รจ trasfigurato. Ogni cosa supera i limiti del tempo e dello spazio, non รจ piรน una tenaglia che ci stringe nel terrore di perderla senza averne gustato appieno.

Seguendo” il Signore tutto si dilata mentre l’istante “presente” risuona nell’eternitร  e ci accoglie per vivere con totale libertร , tipica di chi ama senza offrire nulla a se stesso.

Per difendere la Grazia da appropriazioni indebite, Dio accompagna il “centuplo” con le “persecuzioni”. Proprio il rifiuto del mondo che, geloso della sua, non accetta l’annuncio della vita nuova incarnata nella Chiesa, ne certifica la qualitร .

Se โ€œperdendolaโ€ nel martirio la โ€œritroverannoโ€, se sapranno morire per amore conservando pace e gioia senza entrare in crisi, allora davvero i cristiani annunceranno il Cielo. Per la Chiesa le “persecuzioni” segnano il successo della sua missione.

Se siamo rifiutati dal collega, se anche l’amico respinge al mittente il nostro annuncio, se il fidanzato scappa di fronte alla testimonianza di una relazione cristiana, se il parente si scandalizza perchรฉ non abbiamo fatto causa a chi ci ha preso del nostro, significa che stiamo compiendo la nostra missione.

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Le “persecuzioni” che oggi ti aspettano indicheranno che Cristo รจ vivo in te. Desideri che tua figlia ascolti quando le parli di Lui, vero? E invece si chiude in camera irata, attratta dal mondo e ferita nella lotta con Dio.

Ma proprio questo rifiuto รจ la soglia del suo cuore dischiuso sulla conversione; Dio non desidera altro che questo, e tu? Perchรฉ possa convertirsi e salvarsi il Padre le sta consegnando suo Figlio fatto carne in te: tu sei il Vangelo per lei, e forse sarร  rifiutato, come tu hai rifiutato Cristo.

E nel suo amore che non si รจ ribellato al tuo male, hai conosciuto il perdono e la salvezza. Come non “lasciare” tutto, anche l’ideale di figlia che hai cullato, pur di annunciarle l’unica notizia di cui ha bisogno?

Non sai quando lo ascolterร , รจ libera. Ma tu sei chiamato solo ad amarla gratuitamente come Cristo ha amato te: offrendo il Vangelo alla sua libertร  e prendendo su di te i suoi peccati. Cosรฌ si trasmette la fede, cosรฌ si annuncia il Vangelo.

Ma forse stiamo “seguendo” Gesรน con qualche pretesa. Abbiamo sรฌ “lasciato tutto”, come preti, suore, missionari viviamo senza un euro; come genitori ci siamo aperti alla vita accogliendo un altro figlio; e va tutto bene, ma la nostra volontร , l’abbiamo sciolta in quella di Dio?

Oppure, celate dietro a un’apparente dedizione, vi sono la mormorazione, l’attesa di una ricompensa, un’esigenza? Il cuore รจ colmo di gratitudine o di frustrazione?

Comunque sia, Gesรน ci annuncia oggi di essere Lui la nostra ricompensa, Lui in noi per ogni uomo, perchรฉ tutti siano salvati. Coraggio, perchรฉ nella Chiesa, saremo sempre piรน una cosa sola con Cristo, al punto che, “per causa sua e del Vangelo”, saremo “ultimi” nel mondo perchรฉ perseguitati, ma “primi” nella carovana dell’umanitร  per aprire a tutti il cammino verso il Cielo.

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