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don Antonello Iapicca – Vangelo del giorno – 20 Settembre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 8,1-3

LA CHIESA, NUOVA EVA AMATA GRATUITAMENTE, SEGUE LO SPOSO DONANDO SE STESSA PER TESTIMONIARE AL MONDO IL PERDONO DI DIO

Nel brano di oggi risplende l’esito della corte spietata dello Sposo per la Sposa che lo aveva tradito, sedotta da sette demoni, la pienezza della concupiscenza. Per farla capitolare e strapparla a tante lusinghe e menzogne, Gesรน ha usato ciรฒ che lo rende unico: il perdono dei peccati. Chi ne ha fatto esperienza non puรฒ piรน resistere a Gesรน, perchรฉ il suo perdono non solo estirpa il peccato, ma depone nel cuore la sua stessa vita, che, ricevuta gratuitamente, muove “naturalmente” il cuore alla gratitudine che si fa sempre sequela e offerta della propria vita.

Chi ha sperimentato l’amore di Dio rivelato in Cristo, quello che nessuno ha mai avuto per lui, non ha bisogno di appelli, di comitati, di convegni, di spot pubblicitari. Seguire Gesรน senza riservare nulla a se stessi รจ il frutto naturale della sua vita nuova: le membra una volta offerte al peccato, risuscitate dal suo amore, ne divengono strumenti privilegiati.

รˆ la storia delle donne del Vangelo di oggi: seguono per gratitudine lo Sposo che, per strapparle all’amante, le aveva guarite da spiriti cattivi e da infermitร , ammalandosi della loro stessa morte. Per questo erano lรฌ, insieme a Pietro, anch’egli cercato e perdonato sulle sponde del lago di Galilea. La Chiesa รจ la comunitร  dei “graziati”, la Sposa che, liberata dal giogo del peccato, ha abbandonato la casa di suo Padre per seguire lo Sposo piรน bello.

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Come recita il Cantico dei Cantici, dare in cambio di questo amore tutti i beni della terra sarebbe disprezzarlo; รจ gratuito, possiamo solo lasciare che ci seduca. Per salvare l’umanitร , Gesรน ha scelto tra i peggiori: donne indemoniate, malate, deboli. Le peggiori. Come te e come me. Primo, perchรฉ nessuna possa gloriarsi davanti a Dio; secondo, per offrire a tutti un segno credibile di speranza: se lo stiamo seguendo noi, allora vuol dire che tutti, ma proprio tutti, potranno essere salvati e cambiare vita.

E oggi, vivi nella gratuitร  che ti ha salvato e che si fa accoglienza e dono? Se no, saresti una sposa a metร , come purtroppo vivono tante donne, anche nella Chiesa. Incomplete, frustrate e nevrotiche, sempre in cerca di gratificazioni. Se ti senti cosรฌ, se stai continuamente mormorando contro tuo marito, il vangelo di oggi รจ una Buona Notizia per te: tranquilla, una madre non sarร  mai un padre, e una moglie non sarร  mai un marito, come la Vergine Maria non sarร  mai Gesรน suo Figlio.

Lei non ha mai avuto problemi di ruolo e di prestigio, di identitร  e di paritร . Lei era la Madre di Dio, la Sposa immacolata dell’Amore che non muore. Non desiderava altro perchรฉ quello che aveva era tutto, soprattutto perchรฉ quello che era stata chiamata a essere da prima della creazione era tutto, era l’avventura piรน affascinante, anche se piena di dolori.

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Per strappare l’umanitร  al principe di questo mondo, infatti, Dio ha scelto Maria, e in lei molte altre donne, per essere le prime testimoni della risurrezione, le prime cioรจ a sperimentare la concretezza e il potere del suo perdono. Che privilegio, in una societร  nella quale alle donne non era consentito testimoniare nulla… Senza il loro annuncio Pietro non sarebbe andato al sepolcro… Quindi, senza l’annuncio delle donne niente messe, niente confessione e niente preti.

Maria e le altre donne del Vangelo ci chiamano a conversione. Innanzitutto, per imparare a guardarle con gli occhi di Cristo colmi di rispetto e tenerezza per le debolezze, venerazione per la Grazia che recano in seno. Venerazione anche per la sessualitร , senza esigere, senza violenza, mettendo la carne a servizio della volontร  e dell’amore. C’รจ poco da scherzare. Siamo chiamati a riconoscere nelle donne l’avanguardia della storia: la madre di famiglia come la suora di clausura, la sposa come la vergine consacrata, ogni donna arriva sempre prima dell’uomo.

Era al sepolcro prima di tutti, prima dei preti, dei padri e dei mariti. Era lรฌ perchรฉ, come la peccatrice di quella cittร  che abbiamo visto ieri, ha sperimentato di essere stata perdonata tanto, e per questo amava molto, seguendo fedelmente il Signore; come Maria e la Maddalena, le uniche sotto la Croce. La donna ama e ha coraggio dove l’uomo teme e tradisce. La donna “apre” la Chiesa e il cammino che ad essa conduce. La donna รจ la Chiesa e per questo si apre e si dona, e accoglie ogni peccatore perchรฉ in essa incontri la misericordia nei sacramenti e nella Parola.

Allo stesso modo, in ogni famiglia, non puรฒ mancare l’amore ardente delle donne, la loro ricerca innamorata, il loro giungere all’alba e prima di tutti sulla soglia delle situazioni disperate. La mamma arriva sempre dove sente puzza di bruciato: guarda un figlio, lo “annusa” con il suo sesto senso, e ne intercetta subito il disagio, il dolore, la crisi; la madre, non si sa come, giunge sempre per prima al sepolcro dove si รจ infilata la vita dei suoi figli. E sempre per venerare e amare, mai per giudicare; le madri, donne innamorate e non “zitelle” come dice ancora Papa Francesco, donne feconde e fedeli, come le mirofore al sepolcro.

E lรฌ, dove arrivano prime perchรฉ amate per prime, accade sempre lo stesso: appare Cristo risorto, parla al loro cuore, e le apre alla speranza. Per questo, le madri corrono poi a chiamare il padre, ad annunciargli quello che hanno visto piene di fede, perchรฉ vada anche lui alla tomba, e veda, e creda, e, con loro, prenda decisioni… Prima la misericordia di una madre, e poi l’autoritร  del Padre, che puรฒ essere accolta solo se scaturisce dalla misericordia materna. Prima l’annuncio della Buona Notizia e poi l’insegnamento, e cosรฌ padre e madre si completano per il bene dei figli.

Come accade nella Chiesa: “una bella e vera omelia deve cominciare con il primo annuncio della salvezza. Non cโ€™รจ niente di piรน solido, profondo e sicuro di questo annuncio. Poi si deve fare una catechesi. Infine si puรฒ tirare anche una conseguenza morale. Ma lโ€™annuncio dellโ€™amore salvifico di Dio รจ previo allโ€™obbligazione morale e religiosa” (Papa Francesco).

Per questo รจ necessario l’annuncio delle donne che scaturisce dalla loro esperienza di essere state guarite dalla misericordia; รจ decisiva la loro intercessione che si fa annuncio invincibile di speranza. Oggi il Vangelo ci annuncia proprio questo equilibrio, nella Chiesa come nelle famiglie cristiane, altrimenti non si puรฒ compiere la missione affidata: “c’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermitร ”, e per questo offrivano senza riserve se stessi, compresi i propri beni.

Se una parrocchia o una Diocesi รจ preoccupata per i soldi, al punto di frenare lo zelo per il vangelo, รจ malata, ha dimenticato il suo Sposo, tradendolo di nuovo dopo averne sperimentato il perdono. La “radice di tutti i mali, infatti, รจ l’avarizia”; cosรฌ torniamo all’origine dell’adulterio della Sposa, perchรฉ tra le parole ingannevoli dette ad Eva dal serpente, si nascondevano proprio quelle tese a innescare nel suo cuore l’adulterio e l’idolatria, figli dell’avarizia.

Tagliare con Dio per essere come Lui รจ anche appropriarsi dei beni che Egli ci dona e difenderli egoisticamente. L’essere donna รจ un bene immenso, se vissuto da figlia e creatura docile e abbandonata alla volontร  del Padre e Creatore. L’orgoglio innescato da satana rompe anche l’essenza e il fondamento della natura e della specificitร  femminile, il suo essere vergine, sposa e madre. Una donna avara che si chiude alla vita e all’amore, attaccandosi al denaro e al prestigio, cercando al di fuori del suo essere piรน intimo il compimento e la gioia, e rifiutandolo come fosse una umiliazione, รจ ormai presa nei lacci dell’inganno.

Assistiamo ogni giorno ai disastri che sta producendo questa menzogna: ovunque stanno scomparendo l’equilibrio e la complementarietร . Anche nella Chiesa, dove si sta insinuando la stolta ignoranza che esige per le donne quello che non sono e non saranno mai. Certo, se si segue l’ideologia per la quale ormai non vi sono piรน padri e madri ma solo genitore 1 e genitore 2, allora anche nella Chiesa, potremo avere ministro 1 e ministro 2, preti e suore liberamente intercambiabili, secondo il desiderio e il sentimento del momento.

La confusione sessuale e dei ruoli che vira sempre piรน verso astio e desideri di autodeterminazione, perversione e libidine sfrenate, nasce sempre dall’attacco che il demonio sferra contro la donna. Come Dio ha creato l’uomo a sua immagine “maschio e femmina”, cosรฌ nella societร  e nella famiglia, come nella Chiesa, esistono maschi e femmine, diversi ma l’uno aiuto dell’altro. Mai uguali ma sempre persone con identica dignitร  e valore.

Un prete vale piรน di una suora perchรฉ presiede l’eucarestia? Chi pensa cosรฌ non ha compreso nulla di una famiglia, della sua natura e bellezza. L’immagine completa e autentica di Dio non รจ piรน completa in un uomo (anche se prete) che in una donna. L’immagine di Dio risplende nella diversitร  e nella complementarietร : “Dio crea lโ€™umano maschio e femmina perchรฉ fosse lโ€™amore e non lโ€™uguaglianza ad unire le persone” (San Giovanni Crisostomo).

Con Cristo, nel cammino della Chiesa per le “cittร  e i villaggi” delle generazioni del mondo, gli apostoli sono mandati insieme alle donne per condividere e realizzare la volontร  del Padre compiuta nel Figlio. Con Lui, insieme perdonati e salvati, rigenerati e inviati, uomini e donne, sacerdoti e suore, padri e madri sono inviati nel mondo a testimoniare con gratitudine l’immagine amorevole di Dio che ogni uomo desidera ardentemente di vedere.

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