CRISTO SI INGINOCCHIA DINANZI ALLE NOSTRE STORIE PER AMARCI SINO ALLA FINE
Oggi Dio si inchina dinanzi ai nostri piedi. Basterebbe questo per rimanere schiantati. Gesรน sa che anche oggi รจ โla sua oraโ nella quale farci โpassare con Lui da questo mondo al Padreโ che abbiamo rinnegato. Gesรน sa che per farsi accogliere da noi come il nostro unico Signore e Maestro deve scendere โsino alla fineโ del nostro cuore, sin dove รจ nascosta la menzogna con la quale il falso maestro ci ha sedotti per farsi signore della nostra vita.
La superbia che ci ha fatto assomigliare al demonio si puรฒ infrangere solo su questโamore inimmaginabile. Lโamore sino alla fine. Gesรน, infatti, รจ lโunico che va con noi sino in fondo. Lui non lascia le cose a metร , il suo amore non si spegne, non si raffredda, non sfugge il pericolo, non rinuncia per la vergogna, non muta per opportunismo, non esige cambiamenti e attitudini particolari, sa pazientare e attendere, non si aspetta contraccambio ma guarda tutto di noi con speranza invincibile.
Se ti prende per mano e ti promette di amarti sino alla fine, sarร esattamente cosรฌ. Un amore che ama sino alla fine di noi stessi, sino agli angoli bui e irrisolti delle situazioni che ci tolgono pace e gioia. Sino alla fine di ogni nostro fallimento. Sino alla fine del peggior lato del nostro carattere. Sino allโultima nostra debolezza. Sino alla fine dellโultimo peccato inanellato.
Un amore che brucia e cancella, che salva tutto quanto sembra perduto, che ricrea tutto quanto sembra morto e imputridito. Perchรฉ lโamore di Gesรน รจ incastonato nella dinamica dellโesodo; รจ un amore pasquale che lo conduce sino a inginocchiarsi dinanzi ai nostri delitti.
In quante pozzanghere piene del fango del giudizio, dellโinvidia, della maldicenza, dellโavarizia abbiamo posato i nostri piedi. Quanta polvere abbiamo calpestato, secca come lโamore per la moglie o per il marito. Quanti chilometri abbiamo percorso per allontanarci da Lui e dai fratelli. Quante piaghe sotto i nostri piedi, quante sofferenze che non abbiamo potuto lenire, quante relazioni che non siamo stati capaci di ricostruire.
Fratelli, oggi Gesรน รจ in ginocchio umiliandosi dinanzi a noi per lavare nel suo sangue ogni macchia, liberarci dalla schiavitรน, e accompagnarci in un autentico esodo che dimentichi e lasci dietro le spalle i peccati antichi. Lui รจ oggi prostrato davanti a noi, per lavare i nostri piedi affinchรฉ essi ci facciano entrare nella Pasqua.
Ma โper avere parte con Luiโ alla resurrezione รจ necessario consegnare la nostra carne incapace di servire ai gesti umili di Cristo. Fissarlo con uno sguardo di compunzione mentre rinuncia alla sua dignitร spogliandosi delle sue vesti di splendore per restare nudo come noi, dopo aver mangiato il frutto che ci era stato proibito.
Contemplarlo mentre si cinge con la Veritร per fare giustizia della menzogna. Umiliare i nostri schemi mentre si inginocchia dinanzi ai nostri piedi, testimoni sporchi, feriti, stanchi della nostra vita fuggita lontano dalla volontร di Dio. Per offrire, con il cuore contrito, i nostri peccati alle acque rigeneratrici della sua misericordia.
Perchรฉ Lui รจ oggi prostrato davanti a noi, per lavare i nostri piedi affinchรฉ essi ci facciano entrare nella Pasqua. ร in ginocchio sottomesso a te come un servo, piรน piccolo di te perchรฉ di fronte a questo amore si dissolva il tuo orgoglio e, cosรฌ tu possa ricevere con lโAmen del mendicante il nostro Signore e Maestro che desidera ardentemente mangiare con noi la sua Pasqua.
Che ci unisce a Lui perchรฉ possiamo โfare come Luiโ e โseguire il suo esempioโ, che significa โannunciare la sua morteโ che dร la morte al nostro uomo vecchio in ogni pensiero, parola e gesto; โnellโattesa che Egli vengaโ in ogni istante a fare di essi la testimonianza dellโuomo nuovo ricreato in Cristo.
LโEucarestia, infatti, รจ il suo Mistero Pasquale che, celebrato nellโassemblea cristiana, si compie nella vita quotidiana di ogni cristiano. Coraggio, con la Chiesa, che attende il ritorno del Signore, anche noi potremo inginocchiarci dinanzi al fratello nellโattesa che Cristo venga a trasformare quel gesto in riconciliazione e salvezza per entrambi.
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Lโattesa della Notte delle notti che raggiunge e illumina ogni nostra notte di egoismo per deporvi lโamore di Dio rivelato in Cristo Gesรน che ci spinge ad uscire per andare a cercare i nostri fratelli e lavare i loro piedi.
Per questo vi invito a celebrare innanzitutto in casa il memoriale di questo amore. Prendiamoci del tempo prezioso, prima di partecipare alla celebrazione in Chiesa e raduniamoci in famiglia, o tra i membri della stessa comunitร religiosa, o tra i preti in servizio nella stessa parrocchia.
Proclamiamo il Vangelo e laviamoci i piedi gli uni gli altri, chiedendoci sinceramente perdono. Il padre alla madre e ai figli, la madre al padre e ai figli, i figli ai genitori e ai fratelli. Sarร il segno della vittoria del Servo, lโunico da offrire al mondo perchรฉ veda lโamore di Dio e creda in Lui.
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