HomeVangelo del Giornodon Antonello Iapicca - Vangelo del giorno - 16 Gennaio 2025

don Antonello Iapicca – Vangelo del giorno – 16 Gennaio 2025

Commento al brano del Vangelo di: Mc 1,40-45

LA NOSTRA VOLONTA’ PIU’ AUTENTICA E NASCOSTA NEL CUORE COINCIDE CON QUELLA DEL PADRE E RIVELATA DAL SUO FIGLIO

Parole, guarigioni ed esorcismi avevano esteso la fama di Gesรน al punto non poteva piรน entrare pubblicamente in una cittร , perchรฉ essa sgorgava dalla sua compassione. Questa parola traduce in italiano il greco “splanxnisthรจis” (avente viscere che fremono) che traduce a sua volta l’ebraico “rahamin”, che rimanda all’amore viscerale di una madre (“rehem” = utero, seno materno).

La compassione svela dunque il cuore materno di Gesรน, da cui scaturisce un amore capace di accogliere, concepire e generare, dare alla luce, creare e ricreare: la compassione che ha abbracciato il lebbroso. Reietto, impuro e impossibilitato ad avvicinarsi a chiunque, aveva molto camminato nelle umiliazioni, nei fallimenti e nel dolore, sino ad arrivare a Cristo, sceso prima di lui in quel rantolo di vita che era diventata la sua. Se non lo aveva scacciato significava che Gesรน davvero era l’unico che lo com-pativa, che cioรจ conosceva le sue sofferenze e le accoglieva, facendole sue.

Era come se in quel momento avesse visto Gesรน giร  sulla via del Calvario, senza apparenze d’uomo, disprezzato, rifiuto degli uomini, come uno davanti al quale ci si copre il volto. Lo aveva visto come un altro se stesso, lebbroso e crocifisso. Sรฌ, la storia di solitudine e umiliazioni lo aveva condotto dinanzi all’uomo dei dolori, che conosce bene il patire, il suo. Per questo, come una sincera professione di fede, รจ sgorgata dal suo cuore l’invocazione che appoggiava ogni suo desiderio su quel Rabbรฌ: “Se vuoi puoi guarirmi”. E qui il lebbroso ha scoperto quello che chiunque incontra davvero Cristo nella sua vita puรฒ sperimentare: la volontร  di Dio coincide con quella piรน intima e nascosta di ogni uomo. “Sรฌ, lo voglio, sii guarito!”.

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Questo dialogo รจ immagine di ogni incontro autentico con Cristo nella Chiesa, dove il cammino di umiliazioni e solitudine di chi patisce la lebbra del cuore puรฒ finire tra le braccia della sua compassione. Perchรฉ essa รจ, qui sulla terra, la sua bocca che ci annuncia la volontร  d’amore del Padre, e la sua mano, ovvero i sacramenti attraverso i quali ci tocca perchรฉ quella volontร  si incarni in noi sanandoci.

Il cortocircuito tra la volontร  dell’uomo e quella di Dio innesca immediatamente lo zelo, che si manifesta sempre con i ritmi e le parole della lode. La vita di quel lebbroso, come quella di ogni uomo sanato gratuitamente da Cristo, diviene cosรฌ un segno di speranza. Il lebbroso, infatti, portava la Buona Notizia nella carne: la sua pelle un tempo avvizzita era diventata luce, sale e lievito. Laddove erano le pustole di morte, recava ora le stigmate di vita sgorgata dalla mano di Cristo. Era la sua vita a parlare, era la sua carne rigenerata a gridare la gioia.

Le parole avrebbero solo spiegato, dato ragione di un fatto, un avvenimento incontrovertibile. Mentre prima era obbligato a camminare gridando ยซimmondo, impuro!ยป, indicando se stesso come persona dove abita la morte – i rabbini definivano i lebbrosi come i โ€œmorti che respiranoโ€ – ora poteva correre, libero, a proclamare e a divulgare il fatto. E’ questa la missione della Chiesa e di ogni apostolo: mostrare al mondo la propria esistenza concreta risuscitata da Cristo nella comunitร  e offrirla in sacrificio per amore, โ€œa testimonianzaโ€ per ogni uomo.

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E’ la fede che si fa notizia nella storia dei cristiani, nella tua e nella mia, nei fatti concreti che rivelano le opere che prima ci erano impossibili, opere d’amore che annunciano la vita eterna.

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