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don Antonello Iapicca – Vangelo del giorno – 14 Settembre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 3,13-17

ESALTATI NEL CIELO PERCHE’ UNITI A COLUI CHE PER AMORE SI E’ UMILIATO LASCIANDOSI INCHIODARE ALLA CROCE

Stravaganti questi cristiani; mentre nel mondo si esaltano il denaro e i successi, loro esaltano uno tra i patiboli piรน cruenti della storia. Da sempre questa adorazione per la Croce รจ stata presa di mira dagli avversari del cristianesimo. รˆ incomprensibile che qualcuno possa credere che un uomo visto da tutti inchiodato e morto su una croce sia risuscitato, come disse โ€œa gran voceโ€ il Re Agrippa a San Paolo che glielo aveva annunciato: โ€œSei pazzo, Paolo; la troppa scienza ti ha dato al cervello!โ€.

E a te, e a me? La scienza della Croce ci ha dato al cervello, ha operato cioรจ un cambio radicale di mentalitร ? Come per San Paolo, il โ€œmio e il tuo unico vanto รจ la Croce del Signore nostro Gesรน Cristo, per mezzo della quale il mondo per noi รจ stato crocifisso, come noi per il mondoโ€? Forse noโ€ฆ Forse abbiamo dimenticato che il primo gesto con cui la Chiesa ci ha accolto รจ stato proprio il segno della Croce.

Per questo i pastori non possono predicare niente altro che Cristo crocifisso, come i genitori cristiani, che sin dallโ€™inizio hanno crocifisso profeticamente con Lui i propri figli. Certo, per il mondo รจ una pazzia. Quale genitore si augurerebbe la Croce per i propri figli? Se la pensi cosรฌ significa che non sei ancora un cristiano. Non hai capito che Dio non ha giudicato il mondo, ma lo ha amato tanto da dare il suo unico figlio.

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Tu odi il mondo, perchรฉ odi te stesso e la tua vita, e giudichi Dio che permette in essa e nel mondo lโ€™ingiustizia e il male. Il demonio ha tanto โ€œesaltatoโ€ il tuo ego da farti scambiare il deserto di questo mondo con il tuo paradiso. Per questo, come il Popolo di Israele, mormori costantemente. Hai dimenticato che Dio ti ha scelto dal mondo liberandoti dalla schiavitรน al peccato per farti camminare nel mondo con il Popolo di Dio per testimoniare ad esso lโ€™amore di Dio. Ha salvato te per salvarne molti.

Non ti ha giudicato perchรฉ il mondo non si senta giudicato. Ma il demonio รจ riuscito a non farti accettare di camminare nel โ€œdesertoโ€ della precarietร . Tu vuoi il paradiso giร , come lo desidera la tua carne. Dove โ€œnon ci sono nรฉ pane nรฉ acquaโ€, sei โ€œnauseato dal ciboโ€ che Dio ti dona, non ti basta il suo amore perchรฉ per il tuo cuore indurito รจ troppo โ€œleggeroโ€. Nel deserto il sibilo del โ€œserpenteโ€ si fa piรน suadente, e ci insinua che Dio ci ha liberato โ€œper farci morireโ€.

E riesce a โ€œmorderciโ€ perchรฉ lโ€™odore e il sapore di agli e cipolle ci รจ rimasto appiccicato addosso, come le esperienze di peccato che il demonio, invitandoci a guardare indietro, usa contro di noi per farci disperare della salvezza. Per questo passiamo tanto tempo guardando il passato con nostalgia e rimpianto, e restiamo paralizzati, come โ€œmortiโ€, depressi e incapaci di amare davvero.

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La mormorazione รจ gestata e nasce da un cuore ancorato al passato dal quale il demonio รจ riuscito a trafugare la memoria dellโ€™amore di Dio, e che per questo pensa al presente e al futuro come la sua nefasta conseguenza.

Ma la Festa di oggi ci viene in aiuto, illuminando la veritร  sulla nostra vita bagnata dallโ€™amore infinito di Dio. โ€œBisognavaโ€ che Cristo fosse โ€œinnalzatoโ€ sulla Croce: โ€œAdamo aveva perduto il paradiso terrestre. In lacrime lo cercava: Paradiso mio, paradiso meraviglioso! Ma il Signore nel suo amore gli fece dono, sulla croce, di un paradiso migliore di quello perduto, un paradiso celeste dove rifulge la luce increata della santa Trinitร โ€ (Silvano del Monte Athos).

Mormoriamo perchรฉ abbiamo perduto il Paradiso autentico, e quello che il demonio ci ha dipinto รจ invece un inferno! Ma Gesรน si รจ fatto โ€œserpenteโ€, ovvero peccato, perchรฉ ogni โ€œserpenteโ€ che ci ha ucciso, ossia ogni evento della nostra vita che abbiamo rifiutato con il peccato, fosse trasformato in un paradiso migliore.

I cristiani โ€œesaltanoโ€ la Croce perchรฉ essa โ€œesaltaโ€ lโ€™amore di Dio in ogni circostanza che ci ha โ€œabbassatoโ€; trasforma il matrimonio come acqua che diventa vino, infonde โ€œvita eternaโ€ in ogni relazione che giaceva senza amore e speranza. La Croce piantata nel mondo, nel deserto dove, come tutti nel mondo, abbiamo peccato, rivela la misericordia di Dio: su di essa, come sulla nostra storia, รจ colato il sangue di Cristo che ha lavato ogni peccato.

Su di essa, come sulla nostra carne, si รจ abbandonata la sua carne che ha vinto la morte per farci passare con Lui a una vita celeste, giร  qui, nella carne. Coraggio, mettiamo oggi una croce nel luogo piรน bello della casa, e passiamo un poโ€™ di tempo ai suoi piedi con la nostra famiglia; fissiamola senza fretta, e impariamo a farlo ogni giorno.

Su di essa vedremo i fatti e le relazioni che Dio ha mandato a morderci dissolversi nel suo Unigenito dato per noi, perchรฉ il dolore che abbiamo imputato a Lui ci umili spingendoci a implorare di nuovo la salvezza che abbiamo disprezzato.

Esaltare la Croce, infatti, significa umiliare noi stessi nellโ€™abbraccio senza condizioni di Cristo. Lasciarci amare cosรฌ come siamo contemplando il patibolo sul quale Cristo รจ stato innalzato per innalzarci con Lui alla destra del Padre.

Significa donarci a Cristo per appartenergli accettando di vivere crocifissi con Lui nella storia; cosรฌ, chi ancora รจ del mondo, potrร  vedere Cristo in noi, proprio attraverso la testimonianza che nel mondo, pur non essendo il Paradiso, non si รจ condannati a morire ma, credendo in Lui e accogliendo il suo perdono, vi si possono gustare le primizie della vita eterna.

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