HomeVangelo del Giornodon Antonello Iapicca - Vangelo del giorno - 14 Marzo 2025

don Antonello Iapicca โ€“ Vangelo del giorno โ€“ 14 Marzo 2025

Commento al brano del Vangelo di: Mt 5,20-26

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Il mondo intero aveva โ€œqualcosa contro di Luiโ€. Ogni uomo, avvelenato dagli inganni del demonio, ce lโ€™aveva con Dio. Chi per il dolore, la malattia, il mobbing, il razzismo, i campi di concentramento, le torture, la guerra, la droga, le violenze, i disastri naturali, le incomprensioni, gli affetti che tradiscono, le pugnalate alle spalle da parte di chi credevamo un amico, un fratello, la solitudine aspra: il male spazza via dal cuore e dalla mente dellโ€™uomo il volto di Dio e tutto precipita in un abisso senza senso.

don Antonello Iapicca โ€“ Vangelo del giorno โ€“ 14 Marzo 2025

Mentre la vita si trasforma in unโ€™enorme ingiustizia: vivere per morire, vivere per soffrire. No. Non รจ possibile. Dio, se cโ€™รจ, รจ un mostro, il peggiore. Viva Barabba allora, viva chi si fa avanti con slogan e sofismi promettendoci di strapparci allโ€™ineludibile sorte del topo. A morte lโ€™ingiusto che ha generato lโ€™ingiustizia.

E morte รจ stata, per il Giusto, lโ€™ingiustizia piรน grande. Ma proprio in essa Dio ha compiuto il miracolo piรน grande e sorprendente, distruggendo lโ€™ingiustizia con la giustificazione che salva. Ad ogni uomo preda dellโ€™ingiusto serpente, schiavo del peccato e della morte, รจ stato svelato lโ€™inganno: il male non รจ lโ€™ultima parola. Gesรน รจ risuscitato!

E ci ha cercato, ha fatto di tutto per โ€œmettersi dโ€™accordo con noiโ€, poveri e sperduti come i discepoli di Emmaus, suoi avversari a causa delle nostre umane speranze infrante, dei nostri desideri carnali inesauditi, della stessa Legge che limita la libertร , brandite dal demonio per sedurci e metterci contro Dio.

Lui si รจ fatto accanto per rifondere il โ€œdenaroโ€ che non avevamo, quella vita che doveva โ€œpagare sino allโ€™ultimo spiccioloโ€ per tutto il male e tutta lโ€™ingiustizia. Lui ha consegnato se stesso sino alla fine, allโ€™ultimo respiro per comprare la morte e renderla innocua, e poi distruggerla per sempre.

In questa esperienza il cuore arde nel petto di gioia indicibile, come i discepoli a mensa con Gesรน, quando riconoscono la sua Giustizia piena di misericordia mentre spezza il suo corpo per amore. Il cuore arde perchรฉ trasformato nella gioia di sentirsi amati, perdonati, giustificati.

Gesรน ha chiesto perdono per noi che non sapevamo quello che facevamo, proprio lรฌ, โ€œprima di offrire il suo sacrificioโ€ sullโ€™altare della croce. Questa รจ la Giustizia superiore a quella degli scribi e farisei, lโ€™amore che fa amico il nemico.

Lโ€™amore che perdona e giustifica la moglie prima di offrirsi a lei sullโ€™altare del suo risentimento, della sua nevrosi, della sua paura; lโ€™amore che giustifica il marito nella sua violenza, che non pretende di cambiarlo, che non esige piรน attenzioni, ma che si offre in olocausto per lui; lโ€™amore che fa giusto un figlio ingiusto, guadagnandolo con la misericordia, che spesso passa per la veritร  e la severitร  (non confondiamoโ€ฆ).

La Giustizia creativa, perchรฉ la Croce di Cristo ha trascinato la Giustizia di Dio al di lร  del suo stesso limite, sino a giustificare lโ€™ingiustificabile. Il Vangelo di oggi ci rivela la nostra vocazione, ci attrae nella โ€œdinamica creativaโ€ di questa Giustizia nuova, celeste, che inventa forme nuove dโ€™amore, tante quante sono le persone che Dio ha legato alla nostra vita.

Ecco allora unโ€™aria nuova al condominio, al lavoro, in famiglia e dovunque, lโ€™aria di misericordia che traspare dai figli di Abramo tratti dalla sua stessa fede, i figli della Pasqua di Cristo introdotti nella libertร  di donarsi arditamente senza misura.

I figli del Regno dei Cieli che fa giustizia di ogni ingiustizia, innanzitutto quella che ha dipinto Dio come un mostro ingiusto nellโ€™amore che supera ogni male, che ribatte colpo su colpo ai fendenti del demonio: che trasfigura anche il cancro di un bambino, uno stupro, un terremoto, un incidente stradale perchรฉ apre una finestra sul destino preparato per ogni uomo, piรน forte di ogni ingiustizia.

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Il Regno dei Cieli che giustifica Dio agli occhi degli uomini, che accende la fede in mezzo allโ€™assurdo delle tragedie, che induce a sperare contro ogni speranza, che distrugge nella serietร  dellโ€™amore la banalitร  di tanto male.

Il Regno dei Cieli qui sulla terra, vivo nei suoi figli che rivelano il Padre mostrandosi a Lui somiglianti nella Giustizia misericordiosa che rende strumento di salvezza il dolore piรน grande.

Che sia per tutti noi una quaresima di misericordia, per ogni nostro prossimo, come โ€œun appiglio di beneโ€ (Benedetto XVI) da offrire al Signore per salvare questa generazione.

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