IL VANGELO CI PESCA DALLA RETE DELLA ROUTINE GRIGIA DI INCOMPIUTEZZA PER FARCI APOSTOLI CHE GETTANO SE STESSI NELL’AMORE CHE PESCA GLI UOMINI DALLA MORTEย
Spesso soffriamo perchรฉ vorremmo comprendere a che cosa il Signore ci stia chiamando ma non vediamo nulla. Inseguiamo una luce sulla volontร di Dio, immaginandoci sposati, presbiteri, suore, e soffriamo, uggiosi ai margini delle giornate, perchรฉ stentiamo a comprendere i segni che Dio vi depone.
Il punto รจ che sbagliamo criterio. Non siamo noi che dobbiamo capire cosa dobbiamo fare, perchรฉ la chiamata del Signore giunge a noi come il frutto di qualcosa che รจ giร compiuto. Ci attrae con amore e misericordia in un disegno che, in Lui, ha giร visto la pienezza: โil tempo รจ compiutoโ e Lui รจ qui, oggi, ci guarda, ci fissa, mira al cuore e scocca la freccia.
E’ una parola che infiamma, illumina e libera. โVenite dietro di me e vi farรฒ diventare pescatori di uominiโ: la volontร di Dio รจ seguire Gesรน obbedendo alla sua Parola oggi, e ogni istante, fonte di pienezza e feconditร per la nostra vita. L’incontro con il Signore ha il potere di trasformare radicalmente il cuore, lo libera trasfigurando l’essere pescatori di Giovanni e Giacomo, di Simone ed Andrea.
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Trasforma il loro lavoro, l’opera delle loro mani, in un fecondo dono d’amore, capace di portare gli uomini in salvo annunciando il Vangelo. Non si tratterร piรน di pescare per sfamarsi, ma di farsi pescare per sfamare, divenendo il pesce che Gesรน saprร moltiplicare per essere donato alle moltitudini.
Non a caso nei primi secoli nelle caยญtacombe romane uno dei primi simboli di Cristo fu il pesce, probabilmente pensato da un cristiano di Alessandria che compose l’acrostico Icthys, che in greco significa pesce, dalla frase Iesus Christos Thรฉou Uios Soter, ovยญvero Gesรน Cristo, Figlio di Dio, Salvatore. Il pesce, inoltre, รจ simbolo dell’Eucarestia, del Signore che si offre ai fedeli come alimento.
L’anziano Abercio, presbitero o forse veยญscovo di Hierapolis di Friยญgia, alla fine del II secolo ha lasciato la sua testimonianza su un cippo funerario scoperto ad Hamman’in Turchia: ยซIo, Abercio, visitai tutte le metropoli della Siria, persino Nisbi oltre l’Eufrate, e dappertutto trovai dei fratelli… Era la fede a guidarmi e a propormi ogni volยญta come cibo un pesce che veniva da una fonte viva, immenso, puro, concepiยญto da una casta vergineยป.
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A poco a poco i pesciolini divennero anยญche simbolo dei cristiani, come scrissero Tertulliano, “Ma noi piccoli pesci nasciamo nell’acqua”, e Ambrogio, “Ti รจ stato riservato che le acque ti rigeneriยญno con la grazia, come esยญse hanno generato gli alยญtri esseri viventi alla vita terrestre. Imita questo peยญsce”.
La volontร di Dio per noi, concretissima, รจ seguire la via del Signore che โpassa sul mareโ mentre le โsue orme rimangono invisibiliโ (cfr. Sal 76) perchรฉ sommerse dalla morte alla quale si รจ consegnato per โpescareโ gli uomini che gli appartengono. Il prossimo ci attende per riconoscere in noi Cristo che prende il peccato e perdona. In famiglia e al lavoro, in ogni relazione, ci attende un mare dove gettare la nostra vita come una rete, maglie fitte di misericordia, pazienza, tenerezza, veritร e parresia, perchรฉ nessuno sfugga allโamore di Dio.
Pescatori di uomini essendo quello che siamo, studenti, impiegati, o quello che sia, senza dover inseguire fantasie, sogni o desideri di riscatto in chissร quale nuova occupazione. Il riscatto e il valore della nostra vita emerge a partire da ciรฒ che siamo, dalle nostre reti, dalla barca, da nostro padre.
โLasciare tutto e seguire Gesรนโ significa consegnargli la nostra vita oggi, perchรฉ operi in essa quello che da sempre ha pensato. Significa lasciarsi attrarre nel โtempo compiutoโ, nella radicale novitร del Vangelo, nell’amore di Gesรน che tutto trasfigura. E’ questa la sua volontร fondamentale: accedere alla libertร di figli per essere trasformati in puro amore.
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