don Antonello Iapicca โ€“ Vangelo del giorno โ€“ 11 Marzo 2025

Commento al brano del Vangelo di: Mt 6,7-15

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NELLA CHIESA POSSIAMO CONOSCERE NOSTRO PADRE NELLโ€™AMORE DEL FIGLIO 

Alla nostra origine vi รจ il perdono che ha cancellato il peccato dโ€™origine. Siamo figli della misericordia. Basta alzare gli occhi del cuore e sussurrare โ€œPapร โ€, il perdono รจ lรฌ.

Come ha sperimentato il figliol prodigo che sโ€™era preparato un bel discorso, parole da dire, parole per spiegare, parole per implorare. โ€œParole sprecateโ€,mentre il Padre, giร  da tempo alla finestra, lo aspettava con il cuore pieno di compassione, โ€œsapendo giร  ciรฒ di cui aveva bisognoโ€.

Per questo gli รจ corso incontro permettendogli una sola parola: โ€œPadreโ€. Lโ€™abbraccio di misericordia, infatti, spegne ogni altra parola. โ€œPadreโ€, che declina perdono, per ciascun figlio. โ€œPadreโ€, la preghiera del Figlio crocifisso.

Insegnandoci il Padre Nostro, Gesรน ci accoglie nella sua intimitร  e ci dona le parole della sua preghiera. Nella Chiesa primitiva erano un tesoro geloso, riservato a chi aveva ormai una fede adulta.

In questa Quaresima ci aiutano a convertirci; vediamo se il nostro รจ il cuore del figlio che desidera esattamente ciรฒ che il Padre vuole donargli, o se abbiamo dimenticato di โ€œnon essere come i paganiโ€.

Pregando con le parole del Padre Nostro, infatti, ci consegniamo a Dio con fiducia e complicitร , perchรฉ ci dischiuda il forziere delle Grazie riservate ai suoi figli.

Eโ€™ per noi una vita santa nel Nome santo di Dio, separata e diversa: una nuova forma di pensare, di guardare, di studiare, di lavorare, di fidanzarsi, di sposarsi, di vivere la sessualitร , il rapporto con il denaro e i beni di questo mondo, con la salute e la malattia.

Tutto della nostra vita รจ come un grembo fecondo di Grazia perchรฉ in noi โ€œsia santificato il nome di Dioโ€ e il mondo creda e passi dalla maledizione alla benedizione. Eโ€™ per noi โ€œil pane quotidianoโ€ imprescindibile per vivere, il cibo di cui si รจ nutrito il Signore, compiere lโ€™opera del Padre suo.

Lo stesso Pane della Croce รจ oggi il banchetto preparato dal Padre per i suoi figli animati da una fede adulta: solo essa sa riconoscere nella storia un altare dove, per nutrirsi, si รจ chiamati a donarsi.

Eโ€™ nostra ereditร  il โ€œsuo Regno che vieneโ€ ad estendere il dominio sul giorno che ci attende per distruggere il regno del demonio. Rivestiti della dignitร  regale, anche noi potremo regnare sul peccato e sulla carne, resistere alle โ€œtentazioniโ€ e โ€œperdonareโ€, caricandoci dei difetti e dei peccati degli altri.
Eโ€™ per noi, infatti, la โ€œliberazione dal maleโ€ che, impedendoci di vedere il bene negli altri e nella nostra storia, ci fa scappare terrorizzati dalla volontร  di Dio.

Essa invece รจ un dono che nel Getsemani Gesรน ci ha conquistato. โ€œTrascinati dalla sua volontร โ€ (Benedetto XVI) potremo anche noi โ€œfare la volontร  di Dioโ€ sulla nostra โ€œterraโ€: il tinello e il salotto, lโ€™aula e lโ€™ufficio, il banco della frutta e il letto dโ€™ospedale, tutto diviene cosรฌ un riverbero del Cielo dove lโ€™amore del Padre รจ compiuto.

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