don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 8 Febbraio 2019

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LA VERITA’ PREDICATA DALLA CHIESA RISUONA NELL’INTIMO E CI FA LIBERI

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“Non ti รจ lecito” gridava ad Erode Giovanni Battista; e non per un rigido legalismo, ma perchรฉ tu Erode sei stato creato per essere libero, felice, e โ€œnon ti รจ lecitoโ€ andare contro natura, il peccato non si addice all’uomo. Le parole di Giovanni erano una luce per ridestare quel frammento di Veritร  deposto nella coscienza. Ma Erode si era infilato in una strada senza ritorno, condannandosi a una vita infelice perchรฉ sterile: “Se uno prende la moglie del fratello รจ una impuritร , egli ha scoperto la nuditร  del fratello; non avranno figli” (Lv. 18,16 e 20,21).

La conseguenza del suo peccato era la maledizione piรน grande, scendere nella tomba senza una discendenza. Certo, Erode ยซascoltava perplessoยป Giovanni, perchรฉ la coscienza sfiorata da quelle parole ardenti balbettava ancora qualche monosillabo di veritร . Ma non era sufficiente. Aveva ormai consegnato il cuore a Erodiade, immagine del serpente antico che aveva sedotto Adamo ed Eva. Aveva cioรจ scelto il peccato, laggiรน, nel fondo del suo intimo, dove ogni uomo รจ completamente libero e si giocano le sue sorti. Il rancore di Erodiade lo aveva trascinato nell’abisso, perchรฉ l’accendersi di una passione spalanca sempre il passo a peccati piรน gravi. Per questo, al ยซmomento propizioยป per il demonio, quando cioรจ era piรน debole perchรฉ disteso in un ยซbanchettoยป che saziava ogni voglia della carne, Erode si lascia sedurre da un’immagine effimera, il corpo seducente di una ragazza.

Ormai seduto sulla propria coscienza, esso gli appare come il frutto dell’albero agli occhi di Eva, ยซbuono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezzaยป. E’ un attimo, ed entra la morte, della Veritร  incarnata da Giovanni prima, della sua anima poi. Questo Vangelo ci chiama a conversione illuminando i compromessi, le situazioni pericolose nelle quali ci troviamo: quell’amicizia falsa che ci insinua calunnie sugli altri; quell’affetto troppo carnale, che ha giร  messo il laccio al cuore e ci ha deposto sul piano inclinato che conduce al tradimento; quel rancore che arde, sordo, sotto la cenere del tempo che vorremmo capace di essiccare il peccato; quell’adulazione che risuona nelle nostre orecchie e ci pianta al centro dellโ€™universo, mentre la realtร  ci contesta gettandoci nellโ€™ira.

Ascoltiamo i profeti, i pastori, i catechisti, i fratelli, i genitori, il coniuge, gli inviati da Dio per annunciarci il Vangelo: solo conoscendo la Veritร , infatti, saremo liberi davvero. Non importa quanto grande sia il nostro peccato, non importa neanche quanto pericolosa sia la situazione in cui ci troviamo. Per Dio โ€œnon รจ lecitoโ€ al demonio toglierci la vita, e per questo Cristo ha dato la sua vita per noi ed รจ risorto! E oggi puรฒ liberarci da qualunque peccato, e salvarci da qualunque situazione. Non siamo nati per essere infecondi, ma per amare e dare frutti incorruttibili. Allora, ascoltiamo il Signore che ci fa liberi come Giovanni per amare gli altri sino a โ€œperdere la testaโ€, perchรฉ in tutti si faccia carne la Veritร .

Fonte e approfondimqnti

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Mc 6, 14-29
Dal Vangelo secondoย Marco

In quel tempo, il re Erode sentรฌ parlare di Gesรน, perchรฉ il suo nome era diventato famoso. Si diceva: ยซGiovanni il Battista รจ risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigiยป. Altri invece dicevano: ยซรˆ Elรฌaยป. Altri ancora dicevano: ยซรˆ un profeta, come uno dei profetiยป. Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: ยซQuel Giovanni che io ho fatto decapitare, รจ risorto!ยป.
Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodรฌade, moglie di suo fratello Filippo, perchรฉ l’aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: ยซNon ti รจ lecito tenere con te la moglie di tuo fratelloยป. Per questo Erodรฌade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perchรฉ Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne perรฒ il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i piรน alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodรฌade, danzรฒ e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: ยซChiedimi quello che vuoi e io te lo darรฒยป. E le giurรฒ piรน volte: ยซQualsiasi cosa mi chiederai, te la darรฒ, fosse anche la metร  del mio regnoยป. Ella uscรฌ e disse alla madre: ยซChe cosa devo chiedere?ยป. Quella rispose: ยซLa testa di Giovanni il Battistaยป. E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: ยซVoglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battistaยป. Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.
E subito il re mandรฒ una guardia e ordinรฒ che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andรฒ, lo decapitรฒ in prigione e ne portรฒ la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.