SALATI SULLA CROCE E ILLUMINATI DALLA RISURREZIONE NELLA CHIESA RISPLENDIAMO COME FIGLI DI DIO DINANZI AL MONDOย
Sulla Croce Cristo ci offre il sale che Lui stesso ha mangiato per strapparci alla corruzione della morte. Mangiamolo restando crocifissi con Lui per scioglierci nell’amore con cui donarci agli altri senza riserve, la luce della Pasqua che illumina e offre salvezza e vita.
Sulla collina che si erge dolce dalle sponde del Mare di Galilea, dopo averci annunciato di essere โbeatiโย perchรฉ โci ha resuscitati con Luiโ e ci ha introdotti, giร da ora, โnei Cieliโ, Gesรน ci dice oggi che proprio per questo siamo โil sale della terra” e “la luce del mondoโ.ย Non parla al futuro, annunciandoci quello che saremo o dovremmo diventare. Ci dice ciรฒ che siamo oggi, perchรฉ la sua Parola quando ci raggiunge crea quello che annuncia.ย E per prima cosa ci costituisce in comunitร : “voi”. E in questo “voi” comincia ad apparire il “sale”: nella Chiesa, infatti, l’ โioโ รจ accompagnato dallโascolto della Parola e dai sacramenti a sciogliersi nel “noi”.
E proprio mentre ciรฒ avviene, mentre cioรจ Cristo risorto abbatte le barriere del peccato e dona alla comunitร la comunione nel suo Spirito, la “luce” comincia a risplendere nel “voi”.ย Ce lo dice anche la scienza, secondo le cui ipotesi (vi sono ancora molti aspetti sconosciuti) la luce si comporta come delle particelle, โi fotoniโ, ma si espande come delle โonde elettromagneticheโ. La distanza fra le due creste definite dal procedere dell’onda elettromagnetica si chiama โlunghezza dโondaโ.
Dunque, un universo senza il “voi” dei โfotoniโ e la โcomunioneโ delle diverse โlunghezze d’ondaโ sarebbe buio e incolore. E’ la luce, infatti, che rende visibili gli oggetti e ne determina il colore che possiamo vedere. Cosรฌ, ogni persona, per esprimere la propria autentica bellezza ha bisogno del “voi” della Chiesa, di ogni suo โfotoneโ e di ciascuna sua โonda elettromagneticaโย che faccia risplendere la “luce” della Pasqua. Essaย illumina l’immagine e la somiglianza del Padre in ciascuno ha la forza creatrice di Dio, perchรฉ lo Spirito Santo di Cristo risorto brucia i peccati e fa emergere le sembianze del figlio di Dio che questi avevano deturpato.ย ย
Senza lo Spirito Santo che dimora nei cristiani, infatti, la โterraโ di cui รจ fatto ogni uomo รจ arida e per questo preda del serpente; mentre il โmondoโ, senza la โluceโ della loro testimonianza รจ schiavo della menzogna del suo principe, superbo ed egoista fin dal principio. La terra senza il Cielo รจ nera, come il mondo senza amore, perchรฉ il nero รจ il colore dell’egoismo; non a caso รจ il colore dominante nei vestiti, perfino nello smalto per le unghie, di molti giovani ingannati.ย Per questo il mondo ha bisogno del candore della risurrezione, del bianco di cui risplendono le tuniche dei battezzati, immagine della loro vita che, attraverso i sacramenti, รจ immersa nel sangue purificatore dell’Agnello che la trasfigura.
Fratelli, camminiamo allora fedelmente nella Chiesa, dove la predicazione e lโannuncio della Parola, con la guida dei pastori e la correzione fraterna, ci aiutano aย “non perdere il sapore” e a non “mettere la lucerna sotto il moggio”, a fuggire cioรจ l’egoismo spirituale che si appropria avidamente della Grazia. In Palestina, ancora oggi, i fornai mettono nei forni delle piastre di sale atte ad innescare la combustione. Con il passare del tempo, queste piastre diventano inservibili, e vengono gettate per strada. Eโ unโimmagine per ammonirci sul il pericolo che il tempo e la routine, o le sofferenze, “consumino” in noi la chiamata, spingendoci a trascurare la Grazia. Allora, “perduto il sapore, โnon serviremo ad altro che ad essere gettati per strada e calpestati dagli uomini”, irrilevanti per la moglie e il marito, per i figli, per tutti. Invece fratelli, proprio le difficoltร e le sofferenze sono per noi il “sale” che impedisce la corruzione dei rapporti e dell’amore.ย
Ancora oggi nella Cittร santa di Gerusalemme, non a caso posta su un monte, il sindaco รจ solito ricevere un capo di stato offrendogli pane e sale: “รจ un’usanza che ha radici bibliche. Mangiare il sale di qualcuno significa far parte della sua casa. Anzi, mangiare il sale con qualcuno, significa fare un patto con lui. Il patto del sale รจ un patto indissolubile” (F. Manns). Sulla Croce Cristo ci offre ogni giorno il sale che Lui stesso ha mangiato, il suo sale, accogliendoci cosรฌ nella sua stessa casa, che รจ immagine del Cielo, della Chiesa che ne รจ l’anticipo, e quindi anche della sua vita che, per mezzo dello Spirito Santo, scorre nei cristiani, e che per questo possono entrare nella storia anche quando si presenta difficile.ย Ogni evento e ogni persona costituiscono, infatti, โil lucerniereโ sul quale il Signore ci pone perchรฉ attraverso di noi il mondo sia illuminato dalla โluceโ della Pasqua che viviamo con Lui; e cosรฌ “tutti” possano “rendano gloria a Dio”, quella gloria che la morte e il peccato strappano dal loro cuore.
“Vedendo” in noi le “nostre opere” di figli di Dio strappati al peccato che vivono giร come cittadini celesti capaci di entrare nella sofferenza, contempleranno “nostro Padre che รจ nei Cieli”; “vedranno” cioรจ con una “Luce” diversa i fatti di morte che li hanno indotti a contestare l’esistenza e l’amore di Dio, e cominceranno a “rendergli gloria” e a credere in Lui, sperando che anche in loro compia le stesse “opere”.ย Infatti, “Dio che disse:ย Rifulga la luce dalle tenebre, rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria divina che rifulge sul volto di Cristo” (2 Cor. 4,6). E’ un’immagine del battesimo, per ll quale non a caso la liturgia cristiana usa il sale: “Ci ha creati sale, affinchรฉ non tocchiamo piรน la morte. Voi siete il sale della terra. A causa di ciรฒ l’uomo non รจ piรน terra ma sale. Il serpente non ha il potere di mangiare il sale, perchรฉ la morte non ha piรน potere su di noi.
Avendo rivestito il battesimo, la morte non regna piรน su di noi” (Discorso di Bersabeo). Mangiamo allora anche oggi il “sale” che ci offre il Signore, restiamo crocifissi con Lui perchรฉ il demonio non abbia potere su di noi, e possiamo scioglierci nell’amore per donarci completamente al fratello, e cosรฌ la “luce” della Pasqua lo raggiunga perchรฉ abbia la vita.ย