don Antonello Iapicca โ€“ Commento al Vangelo del 6 Giugno 2021

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PER UNIRCI A CRISTO NEL SUO CORPO E NEL SUO SANGUE VI SONO UN LUOGO โ€“ LA CHIESA โ€“ UN CAMMINO PER GIUNGERVI โ€“ LA CONVERSIONE E IL BATTESIMO โ€“ E UN UOMO DA SEGUIRE โ€“ PASTORI; CATECHISTI E TESTIMONI

Solennitaฬ€ del Corpus Domini. Anno B


AUTORE: don Antonello Iapicca FONTE: Newsletter SITO WEB CANALE YOUTUBE

Ecco la domanda che tutti, di fronte alla nostra vita, abbiamo nel cuore. Forse i piรน neanche lo sanno, seppellita comโ€™รจ da altre ben piรน superficiali domande. Magari anche noi, ascoltando mille volte questo Vangelo e i suoi paralleli, lโ€™abbiamo sfiorata sbadatamente. Ma quella che in questa Domenica del Corpus Domini la Chiesa pone a Gesรน per bocca dei โ€œsuoi discepoliโ€ รจ di una profonditร  impressionante: โ€œDove vuoi che andiamo a preparare perchรฉ โ€œtuโ€ possa mangiare la Pasqua?โ€.

La Chiesa dunque cerca sempre il luogo dove preparare la Pasqua โ€œdiโ€ Gesรน, perchรฉ senza di essa non puรฒ vivere, come affermavano i martiri di Bitinia. Nel 304 lโ€™imperatore Diocleziano decretรฒ che i cristiani non potevano tenere con sรฉ la Bibbia, non potevano riunirsi la domenica per celebrare lโ€™Eucaristia e nemmeno costruire dei luoghi per riunirsi. Ma la comunitร  di Abitene nellโ€™attuale Tunisia, disobbedรฌ e i suoi 49 fratelli furono scoperti in casa di Ottavio Felice mentre, di domenica, celebravano lโ€™Eucaristia. Dopo essere stai arrestati comparirono davanti al Proconsole Anulino a Cartagine, e uno di loro di nome Emerito spiegรฒ al Proconsole che non avevano obbedito allโ€™Imperatore perchรฉ โ€œSine dominico non possumusโ€, ovvero che senza riunirsi la domenica in comunitร  per celebrare lโ€™Eucarestia non potevano vivere da figli di Dio nelle prove che erano chiamati ad affrontare durante la settimana. Ebbene questi fratelli cosรฌ realisti e umili furono martirizzati dopo aver subito torture atroci.

Comprendiamo allora la profonditร  della domanda dei discepoli: senza un โ€œluogoโ€ dove celebrare il sacrificio redentore di Cristo e passare con Lui dalla morte alla vita, senza un luogo dove sperimentare il suo perdono e ricevere gratuitamente la sua vita, la Chiesa non puรฒ compiere la sua missione. Per questo รจ disposta a versare il sangue pur di custodire il luogo dove rinascere e crescere nella speranza, nella fede e nella caritร , nello zelo e nel coraggio per annunciare il Vangelo.

Cโ€™รจ dunque โ€œuna grande sala con i tappeti, giร  prontaโ€ dove โ€œpreparare la Pasqua per noiโ€, dove Gesรน come nuovo Mosรจ ha โ€œeretto un altare ai piedi del monte con dodici stele per le dodici tribรน di Israeleโ€. Ecco perchรฉ non possiamo restarne senza! Cโ€™รจ la Croce, il suo altare, il letto dโ€™amore dove ci unisce a Lui, ed รจ โ€œgiร  prontoโ€ per noi.

Cโ€™รจ il โ€œDidascaloโ€, il Maestro, che ci annuncia le parole dellโ€™Alleanza con cui Dio si รจ legato a noi, e ce le insegna mostrandoci come siano immerse non piรน โ€œnel sangue di capri e vitelliโ€, ma nel suo โ€œsangue, che con uno Spirito eterno offrรฌ se stesso senza macchia a Dioโ€ per โ€œpurificare la nostra coscienza dalle opere morte per servire il Dio viventeโ€. Quella โ€œsalaโ€ รจ dunque il luogo del perdono che cancella la malizia dal profondo del nostro cuore, perchรฉ ricolmo della vita di Cristo possiamo โ€œservireโ€ la volontร  di Dio!

Per questo in quel luogo, โ€œaspersi dal sangueโ€ della โ€œnuova ed eterna Alleanzaโ€ versato da โ€œGesรนโ€ suo โ€œMediatoreโ€, noi che โ€œsiamo stati chiamatiโ€ nella sua Chiesa, possiamo โ€œricevere lโ€™ereditร  eterna che ci รจ stata promessaโ€, la vita piรน forte della morte e del peccato.

Come non chiedere a Gesรน โ€œdovโ€™รจ il luogoโ€ dove Lui ci dona, compiuti nella sua Pasqua, โ€œtutti i comandiโ€ che Dio ha scritto nella sua Legge perchรฉ anche โ€œnoi possiamo eseguirliโ€ nellโ€™amore? Come non ascoltare oggi le sue parole per โ€œentrareโ€ anche noi โ€œnel santuarioโ€ dove sperimentare le primizie della vita celeste, โ€œattraverso la tenda piรน grande e perfetta non costruita da mano dโ€™uomoโ€, attraverso cioรจ la sua carne?

Ascoltiamolo allora indicarci il cammino per giungere al luogo della sua Pasqua. Gesรน non ci risponde dandoci un indirizzo, ma annuncia un fatto e invia due discepoli a viverlo: โ€œandate in cittร  e vi verrร  incontro un uomo con una brocca dโ€™acqua; seguitelo e lร  dove entrerร  dite al padrone di casa: il Maestro dice; Dovโ€™รจ la mia stanza perchรฉ vi possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?โ€. Per conoscere il luogo la Chiesa e ciascuno di noi deve innanzi tutto obbedire a Gesรน che invia โ€œdue discepoliโ€.

โ€œDueโ€, come Adamo ed Eva, e per questo segno dellโ€™uomo creato a immagine e somiglianza di Dio, โ€œmaschio e femminaโ€, e che nella diversitร  e nella complementarietร  sono chiamati a diventare una cosa sola aperta alla feconditร ; ma anche segno della frattura apertasi tra di loro in conseguenza del peccato con cui hanno disobbedito a Dio; โ€œdue discepoliโ€, come ogni matrimonio chiamato allโ€™amore e cosรฌ spesso ferito dalla concupiscenza e dallโ€™egoismo; โ€œdueโ€, come gli apostoli inviati in missione a far presente sulla terra il potere del Vangelo che risana ogni divisione; โ€œdueโ€, come Pietro e Giovanni che corrono verso la tomba per vedere, credere e testimoniare la resurrezione di Gesรน. โ€œDueโ€, per significare che lโ€™obbedienza alle parole di Gesรน passa sempre per un โ€œioโ€ chiamato a trascendersi in un โ€œtuโ€. โ€œDueโ€, come Cristo e la sua Sposa, come ciascuno di noi e il nostro Sposo.

โ€œDueโ€, per dire ciascuno di noi che siamo stati creati come persone aperte e destinate alla comunione, e non come dei lupi solitari gettati nel mondo; โ€œdueโ€ per dire che per compiere la nostra vita nellโ€™amore dobbiamo obbedire alla parola di Gesรน che ci invia nella โ€œcittร โ€, cioรจ nelle vie che definiscono le circostanze della nostra storia concreta dove โ€œci verrร  incontro un uomo con una brocca dโ€™acquaโ€.

Ecco il segno! Lโ€™acqua della vita, il battesimo, e un uomo che ne attinge per noi, immagine dei pastori e dei catechisti che, nella Chiesa primitiva, guidavano i catecumeni nel cammino verso il sacramento della rigenerazione.

Fratelli, non cโ€™รจ Pasqua senza la fede! Perchรฉ non si scherza, โ€œchi mangia dubitando si condannaโ€โ€ฆ Non si puรฒ celebrare la Pasqua di Cristo senza aver scoperto il luogo dove immergere il nostro uomo vecchio. E non lo si puรฒ scoprire senza un serio cammino di fede, una iniziazione cristiana che ci accompagni, anche se giร  battezzati, a riscoprire il potere di Cristo risorto nelle acque che ci fanno rinascere a vita nuova.

Non potremo celebrare in pienezza la Solennitร  del Corpus Domini senza aver obbedito al Signore e โ€œseguitoโ€ quellโ€™ โ€œuomo che ci viene incontroโ€, i missionari che cercano ciascuno di noi per accompagnarci al โ€œluogoโ€ dove Gesรน realizza il โ€œculmine e la fonteโ€ di ogni liturgia e della vita cristiana.

Coraggio allora, โ€œandiamoโ€ ed โ€œentriamo in Cittร โ€ per โ€œtrovareโ€ la comunitร . Ecco dunque il โ€œluogoโ€, la nostra comunitร  cristiana! In essa potremo ascoltare la Parola e ricevere il โ€œcorpoโ€ e il โ€œsangueโ€ di Cristo perchรฉ si dia in noi lo stesso Mistero: divenire cioรจ il suo โ€œcorpoโ€ e il suo โ€œsangueโ€ offerto per tutti nei luoghi che la storia ci preparerร .

Amiamo la nostra comunitร  e cresciamo in essa nella fede e nellโ€™amore, nella certezza che Gesรน in essa che รจ la primizia del Regno di Dio, verrร  sempre a โ€œbere il nuovo frutto della viteโ€ con noi, la vita eterna che inizia giร  qui e si compirร  in Cielo.