don Antonello Iapicca โ€“ Commento al Vangelo del 6 Aprile 2019 โ€“ Gv 7, 40-53

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NESSUNO CI HA MAI PARLATO COME GESUโ€™

Sabato della IV settimana del Tempo di Quaresima
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La Quaresima ci sta insegnando che cโ€™รจ sempre accanto o dentro di noi un nemico di Gesรน che vorrebbe โ€œarrestareโ€ la sua opera rendendo vana la Croce. La voce minacciosa del demonio, infatti, ci ammonisce continuamente a non farci โ€œingannareโ€ da un profeta cosรฌ mal messo, quando gli affari da sbrigare sono cosรฌ seri che la stoltezza della predicazione รจ solo roba per bigottiโ€ฆ Anche nelle nostre famiglie puรฒ โ€œsorgere dissensoโ€, letteralmente divisione, circa lโ€™identitร  di Gesรน. Ma per favore, a casa litigheremmo perchรฉ abbiamo pensieri diversi sul Signore? Mi sono adirato con il fidanzato perchรฉ non condividiamo la stessa fede? Sรฌ, ogni lite, ogni dissenso รจ opera del diavolo, il divisore, che ci separa da Dio per separarci tra noi. Ci tenta e ci inganna su Gesรน incarnato nel fratello dinanzi a noi. Insinuandoci il dubbio che si possa fare carne proprio lรฌ, in quella relazione difficile, ci sottrae il luogo della comunione, la carne di Cristo dove perdonarci, accettarci, accoglierci, amarci. E cosรฌ, ce ne โ€œtorniamo ciascuno a casa suaโ€, al nostro ego imprigionato nella solitudine della superbia. Eโ€™ lo stesso che accadde nellโ€™Eden. Mentendo, il serpente ha insinuato un dubbio su Dio e il suo amore, che, accolto, ha poi eroso la comunione tra i due progenitori. Dovevano essere due in una carne, si sono ritrovati nudi, soli, divisi, due carni esposte alla morte. Per abbattere il muro della divisione occorreva che ci fosse rivolta la stessa Parola che ha tratto lโ€™ordine della creazione dal caos primordiale: le Parole di Gesรน. โ€œMai, infatti, un uomo ha parlato come parla questโ€™uomo!โ€: nessun filosofo o politico, nessuna madre e nessun padre, nessun fidanzato, nessun prete. Le parole di cui avevamo bisogno non potevano cadere da un Cielo troppo lontano, ma nemmeno potevano essere cosรฌ umane come quelle di cui saremmo capaci anche noi. Dovevano essere le parole di Gesรน, la cui divinitร  era celata nella debolezza di una carne come la nostra. Lui รจ la โ€œParola fatta carneโ€ che โ€œรจ venuta ad abitare in mezzo a noiโ€. Nel seno di Maria ha udito le prime parole umane, nella Santa Famiglia di Nazaret ha appreso a ripeterle, nel cuore del suo popolo le ha sentite risuonare colme di angosce, speranze, gioie e dolori. Il Figlio di Dio โ€œha imparato dalle cose che ha patitoโ€ a coniugare la Parola del Padre in una parola umana: come ha assunto la nostra carne, cosรฌ ha assunto il nostro linguaggio, per colmarlo del senso autentico e soprannaturale. Le parole di Gesรน, infatti, proprio perchรฉ rivestite della nostra debolezza, potevano far giungere il loro potere sino al fondo del cuore dellโ€™uomo peccatore e trasformarlo. Per questo, solo coloro che erano considerati โ€œmaledettiโ€, โ€œil popoloโ€ ignorante, potevano ascoltarle ed essere salvati. โ€œMaledettiโ€ non perchรฉ non conoscevano la Legge, ma perchรฉ non avevano la forza per osservare tutti i precetti della tradizione; per gli impuri, i pubblicani, le prostitute, i ladri, i pastori, i peccatori, era giร  troppo il peso di ogni giorno. La storia li aveva umiliati, e questo, agli occhi dei capi e degli intelligenti, dei religiosi e dei moralisti, era il segno inequivocabile della maledizione divina. Ma proprio per loro Dio si รจ fatto maledizione. Tutti soffriamo perchรฉ ci riteniamo impresentabili, vorremmo essere diversi, ed รจ quello che, di conseguenza, esigiamo dagli altri. E tu, ti senti maledetto? Pensi che la sorte si sia accanita contro di te? Se sรฌ, significa che sei profondamente ingannato, e non ti rendi conto che da un pezzo hai espulso Dio dalle tue cose, e per questo ti sei ritrovato ancora piรน debole, incoerente, perchรฉ nascostamente peccatore; e per far tacere la tua coscienza, accusi negli altri quello che non accetti in te. Sei scontento e infelice perchรฉ ti stai giudicando e disprezzando, mentre starai sicuramente giudicando qualcuno come maledetto, cioรจ incoerente, fallito, perduto. Ma coraggio, la Chiesa ha giร  un โ€œcapro espiatorioโ€ che ha pagato per tutti, espulso e ucciso fuori della cittร . Eโ€™ Gesรน, il Figlio di Dio che si รจ fatto uomo per te, che ha preso la tua carne perchรฉ la maledizione ricadesse sulla sua. Lui ti รจ accanto, nel fratello che stai giudicando, nella tua vita maledetta perchรฉ incostante nel bene, ipocrita e impaurita, per farne un prodigio. Ma solo la semplicitร  del bisogno di amore e misericordia, cioรจ la situazione di maledizione accettata, puรฒ accogliere il figlio di Giuseppe, il falegname โ€œvenuto da Nazaretโ€; solo chi รจ schiacciato dai peccati puรฒ abbandonarsi allโ€™unico che si รจ fatto scandalosamente peccato. Gesรน โ€œviene da Nazaretโ€ per te, e ciรฒ significa dal luogo e nelle situazioni e momenti in cui meno te lo aspetti. Oggi, ora, perchรฉ รจ adeso che hai bisogno del suo perdono. Basta disprezzarti e disprezzare. Lui รจ nato nella tua mediocritร , nellโ€™irrilevanza del tuo lavoro, nel grigio della tua debolezza, nella tua malattia. Lui รจ vissuto a Nazaret, nella Galilea lontana da Gerusalemme, per dirti che ti รจ stato accanto nei tuoi compromessi pagani, nella tua vita spesa ben distante dal Tempio e dalla sua santitร . Lui รจ venuto per te; si รจ fatto come te; Lui ama te, cosรฌ come sei, per farti come Lui. Per dimostrare stolta la sapienza del mondo e falsa quella dei moralisti religiosi, che tanto โ€œstudianoโ€ per non accorgersi che il Messia in persona โ€œviene proprio dalla Galileaโ€. Sรฌ, il Messia viene dalla povertร  e dalla maledizione per fare di ogni vita una benedizione. Accogliamolo allora, perchรฉ ci doni la sapienza crocifissa che, in tutti quelli che il mondo moralista ritiene maledetti e senza speranza, sa discernere le sembianze di Gesรน, per accostarci a loro senza esigere nulla, con pazienza e misericordia, annunciando le stesse โ€œparoleโ€ con cui Cristo ha salvato noi, cosรฌ divine e perciรฒ cosรฌ pienamente umane.

Fonte e approfondimenti

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Gv 7, 40-53
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, allโ€™udire le parole di Gesรน, alcuni fra la gente dicevano: ยซCostui รจ davvero il profeta!ยป. Altri dicevano: ยซCostui รจ il Cristo!ยป. Altri invece dicevano: ยซIl Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: โ€œDalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrร  il Cristoโ€?ยป. E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui.
Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui. Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: ยซPerchรฉ non lo avete condotto qui?ยป. Risposero le guardie: ยซMai un uomo ha parlato cosรฌ!ยป. Ma i farisei replicarono loro: ยซVi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, รจ maledetta!ยป.
Allora Nicodรจmo, che era andato precedentemente da Gesรน, ed era uno di loro, disse: ยซLa nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciรฒ che fa?ยป. Gli risposero: ยซSei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!ยป. E ciascuno tornรฒ a casa sua.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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