SALVATI NELLA COMUNITAโ CI CHINIAMO CON CRISTO SU OGNI UOMO PREDA DELLA FEBBRE DEL PECCATO
Dalla sinagoga alla casa: dopo aver scacciato il demonio che affligge la comunitร , e averla purificata, Gesรน si dirige a casa. Prima dellโintimitร vi รจ la โbonificaโ dellโambiente. Senza la โsinagogaโ โ comunitร non vi puรฒ essere autentica e profonda guarigione, perchรฉ solo in essa i demoni vengono alla luce per essere scacciati. Nel mondo essi si camuffano e nessuno li disturbaโฆ Per questo i discepoli, forti dellโesperienza vissuta nella sinagoga, possono pregare โinsiemeโ per la suocera di Simone. La fede, infatti, non รจ mai una questione privata. Le fughe intimistiche sono sempre malsane e precludono qualsiasi guarigione: โnon isolatevi, rinchiudendovi in voi stessi, come se foste giร giustificati, ma riunitevi insieme cercando quello che รจ di vantaggio per tuttiโ (Dalla โLetteraโ detta di Barnabaโ). Vediamo, quale รจ lโatteggiamento di fronte al fratello quando รจ โin preda a una grande febbreโ? Cosa penso, dico e faccio, insieme ai fratelli di fronte alla sua impossibilitร di alzarsi dal letto โservireโ? Mi fermo allโesterno della coppa e comincio a riempirlo di catechesi e consigli nello stolto tentativo di purificarlo, oppure accompagno il Signore con una preghiera intrisa di fede perchรฉ โsi chiniโ sul suo cuore malato? Attenzione, perchรฉ quando cominciamo a investire lโaltro con moralismi e consigli, significa che abbiamo dimenticato che โciascuno di noi รจ febbricitante. Quando sono colto dallโira, ho la febbre, e ogni vizio รจ una febbreโ (San Girolamo). Cosรฌ, come recita il salmo 41 nellโoriginale ebraico, โquando lo visitiamo diciamo il falsoโ perchรฉ โnel nostro cuore accumuliamo maliziaโ e โfuori sparliamoโ di lui con โaccuse iniqueโ; abbiamo su di lui il pregiudizio mondano che condanna il peccatore e non il peccato, perchรฉ lo riteniamo causa della sua โfebbreโ. Per questo, con le nostre parole โreligiosamente corretteโ, in fondo โtramiamo la rovina per il fratelloโ perchรฉ convinti che, essendo โpredaโ di โuna parola di Belialโ, โcolui che giace mai si rialzerร โ. Etimologicamente โBelialโ potrebbe essere reso con โnon serve a nullaโ (Ravasi). Ed รจ proprio cosรฌ, perchรฉ in fondo quello che speriamo รจ che lโaltro ci โservaโ, e quando ciรฒ non accade lo cancelliamo. Per questo i nostri atteggiamenti nei confronti del fratello infermo sono ipocriti, ispirati dal giudizio di condanna piuttosto che dalla compassione.
Gesรน, invece, non rivolge una sola parola alla suocera, ma โintimaโ alla febbre, come in ogni esorcismo. Lui โsi chinaโ su di lei con amore perchรฉ, come dicevano i rabbini, โla Shekinah (presenza) di Dio si trova sopra la testa del malatoโ; non la giudica per condannarla perchรฉ sa che Dio non lโha abbandonata, anche se il demonio lโha ingannata e la tiene schiava a letto. Non esige nulla come facciamo stoltamente quando pretendiamo che il fratello infermo faccia cose che nemmeno noi facciamo. Gesรน si umilia per entrare nella sua malattia, si carica con la sua โfebbreโ per vincere il demonio che la causa con la sua parola fatta carne. Cosรฌ noi siamo chiamati a fare, perchรฉ โper questo siamo natiโ in Cristo sperimentando la guarigione nella Chiesa. Solo con gli occhi della fede che vedono la โpresenzaโ di Dio in tutti, โchinatiโ accanto al fratello sino a portare con lui la sua โfebbreโ potremo โintimareโ alla sua โfebbreโ nel Nome di Gesรน. Nella libertร dellโamore gratuito siamo โmandatiโ nel mondo perchรฉ tutti possano โlevarsi allโistanteโ, risuscitare e tornare a โservireโ. Ma, per non โlasciare parlare i demoniโ, cioรจ per non cadere nelle trappole affettive e non farci โtrattenereโ dalla carne che esige sempre gratitudine, โsul farโ di ogni โgiornoโ dobbiamo alzarci (risuscitare) nellโintimitร con Cristo, ovvero pregare prima di ogni cosa per non dimenticare il suo amore che ci ha salvato. Ci aspetta, infatti, ogni giorno โunโaltra cittร โ, unโaltra persona verso la quale โuscireโ: attraverso i modi piรน diversi, ci porteranno โinfermi colpiti da mali di ogni genereโ perchรฉ โli conduciamo a Cristoโ, lโunico che, โimponendo loro le maniโ nella Chiesa, li possa guarire.
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ร necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre cittร ; per questo sono stato mandato.
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Dal Vangelo secondo Luca
Lc 4, 38-44
In quel tempo, Gesรน, uscito dalla sinagoga, entrรฒ nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinรฒ su di lei, comandรฒ alla febbre e la febbre la lasciรฒ. E subito si alzรฒ in piedi e li serviva.
Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demรฒni, gridando: ยซTu sei il Figlio di Dio!ยป. Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perchรฉ sapevano che era lui il Cristo.
Sul far del giorno uscรฌ e si recรฒ in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perchรฉ non se ne andasse via. Egli perรฒ disse loro: ยซร necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre cittร ; per questo sono stato mandatoยป.
E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.
Parola del Signore