don Antonello Iapicca โ€“ Commento al Vangelo del 30 Settembre 2020

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FIGLI SALVATI E CHIAMATI A SEGUIRE IL FIGLIO SUL CAMMINO CHE SALVA E CHIAMA OGNI FIGLIO PERDUTO

Mercolediฬ€ della XXVI settimana del Tempo Ordinario
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Con il volto duro del Servo, Gesรน cammina sulla strada che lo conduce alla tomba dove รจ precipitato il figlio prodigo. Non cโ€™รจ tempo, deve tirarlo fuori da quella disperazione che puรฒ diventare, da un momento allโ€™altro, dannazione eterna, esilio senza fine. Gesรน, infatti, รจ il Figlio โ€œadattoโ€, letteralmente โ€œben messoโ€ per il Paradiso, inviato dal Padre a tutti quelli che, come il figlio minore della famosa parabola, hanno abbandonato la sua casa. Ingannati dalla menzogna del demonio che li ha fatti credere โ€œben messiโ€ per altre dimore, non hanno ritenuto โ€œadattoโ€ a loro il Regno dei Cieli; ma hanno dovuto sperimentare di โ€œnon poter reclinare il capoโ€ in nessun luogo: le โ€œtaneโ€ dellโ€™astuzia e della malizia umana e i โ€œnidiโ€ delle sicurezze pagane e dei criteri mondani si sono rivelate dimore inospitali, trasformandosi ben presto in tombe dove i โ€œmortiโ€ che non hanno risposte per il male, il peccato e la morte, โ€œseppelliscono i loro mortiโ€, e quindi anche il figlio prodigo. Un pochino come accaduto a Pinocchio, finito nella pancia della balenaโ€ฆ

Ma il Padre non ha mai smesso di seguire quel suo figlio che si stava perdendo; la compassione irrefrenabile per ogni uomo che ha creato nella libertร  e nella libertร  si รจ allontanato, si รจ fatta carne nel Figlio Unigenito โ€“ cuore del suo cuore, occhi dei suoi occhi, mani delle sue mani, piedi dei suoi piedi โ€“ inviato a camminare sulle sue tracce per raggiungerlo con lโ€™amore capace di farlo rientrare in se stesso. Per questo il brano del Vangelo di oggi descrive innanzitutto il cammino dโ€™amore di Dio alla ricerca della pecora perduta, che ciascuno di noi, raggiunto e issato sulle sue spalle, รจ chiamato a percorrere con la Chiesa. Il discepolo, infatti, รจ Cristo stesso che, in ogni generazione, corre verso lโ€™umanitร  schiava del peccato e della morte. Ascolta le parole del Vangelo e scoprirai di essere lโ€™unica prioritร  di Gesรน; per salvarti non ha ritenuto il suo essere Figlio di Dio, una preda gelosa da difendere, ma si รจ svuotato di tutto sino a reclinare il capo sulla stessa Croce dove, tuo malgrado, la storia ti ha inchiodato. Nel Getsemani ha preferito te a se stesso, il calice amaro dei tuoi peccati piuttosto che la coppa dolce dellโ€™intimitร  con il Padre; si รจ lasciato seppellire nella tomba dove i falsi profeti a cui hai dato ascolto ti hanno tumulato.

La vita di Gesรน รจ stata dunque il cammino deciso e senza compromessi dellโ€™amore infinito del Padre per ogni figlio perduto e morto; lโ€™amore deposto accanto a ciascuno di loro, a te e a me, per farci convertire, tornare cioรจ in quella parte di noi incorrotta dove la misericordia desta la nostalgia per lโ€™unica casa per la quale siamo โ€œadattiโ€. In questa luce comprendiamo allora come le tre persone che appaiono oggi accanto a Gesรน lungo la strada, sono in fondo lโ€™unico figlio raggiunto su quella via e salvato dalla morte. Ovvi allora lโ€™entusiasmo e la gratitudine che generano il desiderio di seguire il Signore, di stare โ€œappiccicatiโ€ a Lui. Ma questo desiderio ha bisogno di purificazione, come quello di Pietro che, sedotto da Gesรน, si era detto pronto a morire con Lui. No fratelli, รจ Lui che ci chiama a seguirlo perchรฉ ogni giorno scende nella nostra realtร  dove non abbiamo da mangiare neanche il cibo dei porci, seppelliti nelle tane fetide dei peccati dai maestri e dagli idoli โ€œmortiโ€ di questo mondo. Seguire Gesรน รจ, infatti, uscire ogni giorno dietro a Lui dal sepolcro, imparando a non guardare a noi stessi e al nostro passato, illudendoci di poter โ€œcongedarciโ€ in modo soft da persone e cose. Il discepolo รจ lโ€™uomo della Pasqua, non puรฒ che nutrirsi del pane della fretta, non ha luogo dove riposare; รจ attratto in un esodo che lo strappa alla schiavitรน con un popolo che mostrerร  al mondo il destino di libertร  preparato per ogni uomo. Per questo si lascia alle spalle gli Egiziani, non ha tempo per guardarsi indietro come fece la moglie di Lot: con Cristo si risuscita e basta, senza guardare Sodoma che ci ha distrutto la vita.

Dagli i tuoi peccati, come disse Gesรน a San Girolamo, senza tenerne neanche uno per te; diventerebbe un seme di nostalgia che ti spingerebbe a guardare al passato con rammarico per la morte lasciata alle spalle, e resteresti pietrificato in una statua di sale, a mezza strada tra sepolcro e resurrezione. Gesรน ci ha raggiunti e, come Elia con Eliseo, ha steso il lembo del suo mantello di misericordia che ha dissolto le opere morte per rivestirci di se stesso. Anche oggi Gesรน viene a liberarci, e proprio questo fa di noi i suoi discepoli: la nostra missione, infatti, รจ fondata sul suo amore gratuito, e si realizza seguendo il Signore sul cammino di conversione che ci riporta a casa. Questa via รจ, nello stesso tempo, quella che ci conduce a coloro ai quali siamo inviati, a casa, al lavoro, ovunque. La nostra conversione โ€“ ovvero il nostro seguire Gesรน โ€“ fa dellโ€™altro e della sua salvezza la nostra prioritร , ci libera dalle sicurezze e dai ricorsi mondani, per reclinare con Lui il nostro capo sulla Croce che ci fa tutto a tutti, la croce di tuo figlioโ€ฆ, per annunciare la Buona Notizia del Regno di Dio preparato per ogni uomo.


AUTORE: don Antonello Iapicca
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