don Antonello Iapicca โ€“ Commento al Vangelo del 3 Marzo 2019

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LA CROCE TAGLIA TUTTO QUELLO CHE CI FA INCIAMPARE NEL CAMMINO DI FEDE VERSO IL CIELO

VIII Domenica del Tempo Ordinario. Anno C
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โ€œNessun cieco puรฒ guidare un altro ciecoโ€. Eppure anche questa Domenica ci accingeremo a prendere per mano moglie e figli per accompagnarli a โ€œcadere nelle bucaโ€; essa รจ immagine delle trappole del demonio che non si vedono a occhio nudo, quello cioรจ di chi crede di vedere perfettamente e invece รจ cieco, incapace di riconoscere โ€œla traveโ€ infilata nella sua pupilla. Siamo ciechi perchรฉ i nostri occhi, sedotti dal demonio, hanno smesso di guardare il Creatore per fissarsi sul frutto che ci รจ stato proibito. Mostrandocelo โ€œbello, buono da mangiare, e desiderabileโ€ ci ha indotto a prenderlo per crederci โ€œda piรน del Maestroโ€, cioรจ piรน intelligenti di Gesรน che ci ammaestra nella Veritร , per essere liberi di decidere noi cosa sia bene o male, e cosรฌ poter giudicare tutto e tutti, occupandoci a togliere le โ€œpagliuzzeโ€ dagli occhi dei fratelli. Ci รจ accaduto quello che successe a Sansone che cedette alle lusinghe di Dalila (il demonio), quando โ€œi Filistei (i peccati) lo presero e gli cavarono gli occhi; lo fecero scendere a Gaza e lo legarono con catene di rame. Egli dovette girare la macina nella prigioneโ€. Il demonio ci ha cavato gli occhi donati dal Padre per contemplare il volto di Cristo e in esso il suo amore a cui consegnare la nostra vita. Senza gli occhi della fede non vediamo piรน lโ€™amore di Dio nella nostra vita e per questo non possiamo guardare con amore il prossimo. Come un uomo a cui รจ stato tolto lo stomaco, abbiamo cominciato a sentire una fame atroce, per saziare la quale abbiamo posato lo sguardo su immagini seducenti e avvelenate. In prigione, infatti, sognando la libertร , si immagina il mondo di fuori come un paradiso. Ma รจ irreale! Cosรฌ, prigionieri e obbligati a girare intorno a noi stessi per soddisfare il nostro ego senza riuscirci, guardiamo tutto privi del discernimento, e nulla piรน ci appare per quello che รจ: la moglie e il marito, i figli e i parenti, gli amici e i colleghi, il lavoro, la scuola, i fatti di ogni giorno, che nella realtร  sono pagliuzze che non avrebbero il potere di farci del male, diventano travi che pesano sugli occhi, togliendoci gioia e pace. Per questo sogniamo felicitร  artificiali nella pornografia, negli acquisti a rate di televisori sempre piรน grandi, macchine e gadget elettronici, sublimando negli oggetti e nei progetti, ciรฒ che la fantasia avvelenata vorrebbe fosse la nostra vita. Lโ€™ipocrisia nasce qui, come un anestetico per non sentire dolore. Mentre il demonio ci ripete il fatidico โ€œstai serenoโ€ che cela il colpo finale con cui uccidere la nostra anima, ci autoconvinciamo e cerchiamo di convincere gli altri che va tutto bene, che stiamo da Dio perchรฉ siamo Dioโ€ฆ Il demonio รจ riuscito nel suo vero obbiettivo, che non รจ solo farci cadere nella buca. Questo รจ solo il primo passo; occultandoci i peccati, vuole convincerci che non siamo ciechi per impedirci di vedere la โ€œtraveโ€ della Croce sulla quale abbiamo crocifisso il Signore. Guardate la societร , che prima di accogliere il perdono pretende di mettere le condizioni a Dio, confondendo la misericordia con il suo contrario, cioรจ un certificato di buona condotta. Di peccati e di dolore e compunzione per essi neanche lโ€™ombra. Ed รจ ciรฒ che accade per molti divorziati che vorrebbero accostarsi alla comunione. Ditemi, cโ€™entra qualcosa la misericordia? Essa รจ come un ambulanza che appare con le sirene spiegate facendo slalom nel traffico quando uno sta male ed รจ moribondo. Gli autisti fanno i salti mortali pur di salvarlo. Avete mai visto unโ€™ambulanza correre verso uno che pensa di essere sanissimo? Lโ€™avete vista nellโ€™urgenza di portargli un defibrillatore mentre mangia a quattro palmenti? Perchรฉ questa รจ la misericordia per chi, non sentendosi peccatore, non pensa di aver bisogno di pentirsi. Inculcandoci subdolamente di non averne bisogno, il demonio svela il suo autentico obiettivo che รจ proprio farci disperare della salvezza. Sembra un paradosso invece fa proprio cosรฌ: ti induce a pensare che in fondo, non avendo peccato cosรฌ gravemente, non hai bisogno di cosรฌ tanta misericordia da dover scomodare la Croce e il sangue di Cristo che vi รจ colato sopra. Se accetti questo pensiero sei fritto, perchรฉ, quando ti troverai un peccato grosso tra le mani, quando cioรจ ti accorgerai di essere in prigione come Sansone e di non poter uscire, il prossimo pensiero che il demonio ti presenterร  sarร  lโ€™opposto: sei uno schifo, il piรน grande peccatore, non cโ€™รจ salvezza per te. Ma siccome avevi creduto di non aver bisogno del perdono di Dio, non ne hai fatto lโ€™esperienza o lโ€™hai dimenticata, e quindi non puoi credere al suo amore che perdona senza giudicare. E cosรฌ precipiti nella disperazione, ti convinci che per te non cโ€™รจ piรน speranza, che non cambierai. Ma se ti guardi cosรฌ, se non guardi cioรจ la โ€œtraveโ€ della Croce di Gesรน che ha dato se stesso per strapparti dal peccato, allora ti accanirai contro gli altri che guarderai con la stessa disperazione con la quale guardi te stesso. E ti soffermerai sulle loro pagliuzze, perchรฉ ti appariranno come travi. Chi infatti ha dimenticato o non ha mai fatto lโ€™esperienza del perdono di Dio capace di trasformare nelle sue viscere di misericordia che sono i sacramenti le proprie travi in pagliuzze, vedrร  travi in ogni pagliuzza del fratello. E divorzierร , e poi esigerร  che Dio benedica e sigilli quel suo guardare stolto, mettendo la firma sulla sua cecitร . 

Ma coraggio, perchรฉ Gesรน ci viene a visitare proprio in questa situazione di ipocrisia; il demonio โ€œnon รจ da piรน del nostro Maestroโ€ che, per liberarci dalla menzogna e salvarci dalla disperazione, ha portato sulle spalle la โ€œtraveโ€ dei nostri peccati che รจ divenuta la sua Croce. Si รจ fatto peccato perchรฉ il Padre guardasse su di Lui โ€œla traveโ€ che ci condannava come a una โ€œpagliuzzaโ€ che le sue mani trafitte hanno tolto con misericordia. Fratelli, guardando la tua trave Gesรน non ha mai disperato di te; il suo amore ha ridotto a pagliuzza il peccato piรน grave, per togliertela con tenerezza. Coraggio, puoi guardare la Croce senza paura, non รจ la tua condanna, ma la porta di Veritร  che apre per te le viscere di misericordia nelle quali Cristo ha il potere di rigenerarti e salvare il tuo matrimonio fallito ad esempio, sino a farne una cosa nuova e meravigliosa. Inginocchiati oggi davanti alla Croce, e fissala bene. Ci troverai scritti i tuoi peccati, e quelli degli altri, tutti lavati e cancellati dal sangue preziosissimo di Cristo. Avvicinati senza timore al trono della Grazia, e lascia che il suo amore giunga sin dentro il tuo cuore, per trasformarlo con il suo perdono. Cammina giorno dopo giorno nella Chiesa dove sarai โ€œun discepolo ben preparatoโ€ per togliere la pagliuzza dallโ€™occhio del tuo fratello. La โ€œpreparazioneโ€ di cui Gesรน parla รจ il cammino di purificazione e conversione che Dio ha preparato per noi nella Chiesa. Alla luce della Parola di Dio scoprirai cioรจ la trave dove hai inchiodato il Signore, ti umilierai accettando di essere un peccatore, e cosรฌ vedrai lโ€™amore con cui Cristo ha tolto i tuoi peccati inchiodandoli alla Croce. Lโ€™esperienza di essere stato perdonato mille volte illuminerร  di misericordia i tuoi occhi donandoti lo sguardo di Cristo sui peccati del fratello che ti appariranno come pagliuzze; solo allora potrai avvicinarti a lui con pazienza e misericordia per accompagnarlo a Cristo, lโ€™unico capace di togliere quella pagliuzza dai suoi occhi perchรฉ veda anche lui lo stesso amore nella sua vita. Cosรฌ un padre potrร  aiutare con amore suo figlio solo se รจ consapevole della trave che ha chiuso i suoi occhi e non dispererร  della sua conversione; si avvicinerร  a lui come ha visto avvicinarsi Cristo, con la speranza invincibile che gli fa vedere anche il suo peccato piรน orribile come una pagliuzza di fronte alla misericordia infinita di Dio e al suo potere di risuscitare i morti. E cosรฌ un marito o una moglie, cosรฌ con chiunque รจ accanto a noi. Solo dallโ€™ultimo posto, infatti, nella nostra storia illuminata, pacificata e accettata nelle acque del battesimo, nella consapevolezza di essere gli ultimi e i piรน indegni, ma amati infinitamente e gratuitamente da Dio, si puรฒ servire con la veritร  i fratelli. Perchรฉ โ€œtogliere la pagliuzza dallโ€™occhio del fratelloโ€ significa servirlo illuminando i suoi peccati perchรฉ si renda conto di averne con la luce dellโ€™amore che ha tolto la trave dal proprio occhio. Come il Signore, i โ€œdiscepoliโ€ โ€œtolgonoโ€ la pagliuzza che impedisce ai fratelli di vedere lโ€™amore di Dio inginocchiati davanti a loro, lavando i loro piedi, prendendo su di sรฉ i loro peccati. 

Fonte e approfondimenti

[box type=โ€infoโ€ align=โ€โ€ class=โ€โ€ width=โ€โ€]Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.[/box]

Lc 6,39-45
Dal Vangelo secondo Luca

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In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli una parabola:
ยซPuรฒ forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non รจ piรน del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarร  come il suo maestro.
Perchรฉ guardi la pagliuzza che รจ nellโ€™occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che รจ nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: โ€œFratello, lascia che tolga la pagliuzza che รจ nel tuo occhioโ€, mentre tu stesso non vedi la trave che รจ nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dallโ€™occhio del tuo fratello.
Non vi รจ albero buono che produca un frutto cattivo, nรฉ vi รจ dโ€™altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, nรฉ si vendemmia uva da un rovo. Lโ€™uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; lโ€™uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciรฒ che dal cuore sovrabbondaยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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